Riassunto analitico
Scoprire e sfruttare opportunità imprenditoriali, casuali o frutto di ricerche deliberate, per stabilire ed alimentare un forte vantaggio competitivo sembra un compito davvero arduo e di difficile attuazione per le PMI italiane. Ci si domanda se il problema è la mancanza di entrepreneurship, l’obsolescenza del sistema organizzativo, l’adozione di una visione strategica d’impresa ormai superata oppure piuttosto una logica di fare impresa poco attenta alle prospettive innovative. Il presente lavoro, che s’inquadra nell’alveo di studio della Strategic Entrepreneurship, si propone di analizzare come l’esperienza del networking d’impresa possa rappresentare uno strumento ad alto potenziale strategico ed organizzativo per un’impresa; un’opportunità di crescita competitiva ed innovativa basata sull’absorptive capacity (ACAP), ovvero sull’abilità dell’azienda sia di proiettare la propria rete di relazioni oltre i suoi stessi confini per accedere a fonti esterne di knowledge, sia di gestire la conoscenza, nuova ed esistente, attraverso un’efficace capacità di assorbimento interna. Il primo capitolo presenta il campo di studi dell’imprenditorialità strategica, dallo sviluppo teorico della materia attraverso i differenti contributi fino alla formulazione di un modello di strategic entrepreneurship. È introdotto un cambiamento prospettico rilevante: il passaggio dall’approccio resource-based all’impresa a quello basato sulle dynamic capacbilities. L’attenzione si concentra su come le risorse possano essere generate internamente e/o acquisite esternamente all’impresa e da essa impiegate, sottolineando il ruolo rilevante del processo di riconfigurazione di risorse nel determinare l’innovazione. Il secondo capitolo riguarda il ruolo e la natura dei processi organizzativi, in grado di portare l’impresa all’interno della corrente delle opportunità, processi basati sugli apprendimenti euristici capaci di essere altamente performanti e da qui una capacità dinamica dell’impresa. La crescente importanza, in termini d’impatto positivo sulla perfomance d‘impresa, assunta dalle informazioni e dall’innovazione, oggi ha reso strategiche quelle capacità correlate alla gestione della conoscenza, nuova ed esistente, interna ed esterna. Le imprese che desiderano incrementare il loro processo di sviluppo cognitivo necessitano di una dynamic capabilities particolare definita da Cohen e Levinthal (1990) absorptive capacity, oggetto d’approfondimento del terzo capitolo: la capacità di assorbimento permette d’identificare il valore di nuove conoscenze esterne, assimilarle e quindi applicarle con fini commerciali. Il quarto capitolo indaga la dimensione dei network esterni, analizzando la relazione tra l’absorptive capacity e la rete di relazioni esterne di un’organizzazione, mettendo in luce come un’impresa inserita in un network possa specializzarsi in attività di esplorazione e sfruttamento delle opportunità mediante lo scambio di conoscenza, entrare in possesso di conoscenze e competenze esterne del tutto nuove ed assimilarle. L’ultimo capitolo si concentra sulla pmi parmense B.S. srl specializzata nella realizzazione di macchinari per l’industria alimentare. In particolare, è presentata l’analisi del network d’impresa Storci/B.S. Network. Il case study ci permetterà di evidenziare come una iniziale relazione nata a scopi di mero sfruttamento da entrambe le parti possa maturare, adottando una prospettiva più dinamica e competitiva in linea con le esigenze e i cambiamenti del mercato, innescando attraverso un ciclo virtuoso di conoscenza acquisita, assimilata e trasformata un processo sequenziale di exploration ed exploitation che possa permettere di raggiungere obiettivi di performance, vantaggio competitivo sostenibile e di creazione di valore nel tempo.
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