Riassunto analitico
La ricerca si pone l'obiettivo di individuare quali caratteristiche di un'impresa meglio spiegano il fabbisogno di innovazione e la conseguente propensione a mettere in atto attività di collaborazione con i centri universitari di ricerca. Il contenuto teorico dell’elaborato offre in primo luogo una panoramica sui temi della “open innovation” e delle possibili fonti di conoscenza e tecnologia con cui un’impresa può interfacciarsi. Le attività di trasferimento tecnologico sono analizzate in termini di strumenti impiegati, percorsi tipicamente seguiti, vantaggi per le parti coinvolte e benefici sul contesto economico in cui questa cooperazione si svolge. In seguito, a partire dalle ricerche disponibili in letteratura, si presentano le principali variabili caratterizzanti un’impresa in grado di giustificare con rilevanza statistica il ricorso all’attività di ricerca universitaria come fonte di innovazione tecnologica. Infine, la ricerca empirica è impostata su un dataset di imprese coinvolte in attività di collaborazione con l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, sulle quali si sono testati gli indicatori economico-finanziari a disposizione, con l’obiettivo finale di tracciare un profilo generale delle aziende più idonee a queste partnership innovative. La prospettiva finale, per gli intermediari interessati ad attivare questi progetti, è quella di poter selezionare proattivamente le controparti che con maggiore probabilità si dimostreranno adatte ad implementare lo scambio di tecnologie e know-how. Viene presentato dunque un modello prescrittivo, oltre che descrittivo, con il quale un centro di ricerca e consulenza possa procedere nelle fasi di profilazione delle aziende partner, di posizionamento della propria offerta tecnologica e in generale nelle attività di marketing dell’innovazione. Tutto ciò a partire da una futura raccolta di quelle informazioni quali-quantitative che ad oggi non sono disponibili, ma che se ottenute potrebbero migliorare ulteriormente l’attendibilità del modello stesso.
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