Riassunto analitico
Il presente elaborato è focalizzato sullo studio dell’approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning). La metodologia CLIL, seppur ancora in fase di diffusione, è riconosciuta come un apprendimento integrato di contenuti disciplinari in lingua straniera veicolare. Tale studio parte da una panoramica generale sulla glottodidattica. Una disciplina che, nel corso degli anni, ha vissuto diversi e importanti cambiamenti, arrivando ad essere considerata una vera e propria scienza. Successivamente l’attenzione è stata spostata verso le varie strategie didattiche che caratterizzano il processo di insegnamento e acquisizione di una lingua straniera. A tal proposito, sono stati delineati tutti quei fattori, linguistici e non, che giocano un ruolo di fondamentale importanza in fase di insegnamento e acquisizione di una lingua diversa da quella materna. Non si è mancato, inoltre, di analizzare le due figure protagoniste del processo didattico: studenti e docenti. Lo studio teorico si conclude con un approfondimento incentrato, esclusivamente, sulla metodologia CLIL e la sua natura multidimensionale. L’indagine teorica è integrata da uno lavoro pratico basato sulla somministrazione, e relativa analisi, di due questionari che hanno coinvolto sia studenti che docenti. Lo scopo di tale indagine è quello di capire in che modo viene ‘valutato’ l’approccio CLIL, le relative componenti e quali cambiamenti docenti e alunni apporterebbero. Dall’analisi è emerso che l’attività CLIL viene considerata come complessivamente efficiente. Tuttavia, non mancano alcune ‘problematiche’ legate soprattutto alla scarsa, o mancata, preparazione linguistica del docente CLIL, che non sembra, però, influire eccessivamente sul livello di preparazione che gli alunni ricevono. È interessante, inoltre, notare come sia docenti che studenti siano favorevoli ad una eventuale collaborazione (didattica) tra l’insegnate CLIL e il collega di lingua. Seppur l’unanimità sia pro team-teaching, questa non risulta essere una delle prime e immediate modifiche che entrambe le parti apporterebbero. Al fine di garantire un equilibrio e una trasparenza fondamentali per raggiungere determinati obiettivi formativi e competenze, la comunicazione e la crescita (continue) sono ciò di cui alunni e docenti hanno bisogno.
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Abstract
This thesis is mainly focused on the study of the CLIL (Content and Language Integrated Learning) approach. Although the CLIL methodology is an ongoing process, it is commonly known as an integrated kind of educative path where the disciplinary contents are taught and studied through the usage of a vehicular foreign language. However, before paying our attention to the CLIL methodology and the analysis developed in the present dissertation, the focus is initially given to the language didactics. Afterwards, we talked about the various didactic strategies that characterize both the foreign language teaching and learning processes. This decision comes from the idea that the vehicular usage of a foreign language could be efficiently developed only if individuals (teachers, in particular) knew the multiple processes and elements that define the language education itself. In this regard, we outlined the central linguistic and extra (or no) linguistic factors that constitute and shape the foreign language acquisition at the same time. Besides, the main protagonists of the educative scenario are described: teachers and students. The theoretical study ends with a more specific overview on the CLIL approach and its multidimensional nature. The theoretical ‘section’ is complemented by a practical study based on the administration, and analysis, of two (2) different surveys, which involved both teachers and students. This practical study aims at understanding how both the teaching and learning sides evaluate the CLIL approach, its related features and what kind of changes they would bring to the CLIL itself. However, the two (2) surveys reveal that both teachers and students consider the CLIL approach an efficient and useful didactic methodology. Although there are some criticalities concerning the CLIL teachers’ lack of specific (foreign language) knowledge, they do not influence the final competence students achieve. It is also interesting to see how both teachers and students are in favour of the team-teaching scenario. Despite this unanimity, the team-teaching context is not seen as one of the immediate and crucial changes they would bring to the CLIL itself. In order to guarantee a well-balanced and ‘transparent’ didactic environment, which is fundamental to reach specific educational goals and competences, communication and the continuous (knowledge) development are what both teachers and students really need.
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