Riassunto analitico
L' uniformazione del diritto commerciale, con particolare riguardo all’ ambito contrattuale, ormai da molti anni mira a superare i contrasti e le divergenze fra le varie esperienze giuridiche nate dagli scambi commerciali. Tuttavia, la tematica è oggi fortemente attuale e, a tal proposito, il presente lavoro di tesi ha lo scopo di analizzare i rimedi adoperati sia a livello internazionale che a livello europeo al fine di raggiungere una soluzione uniforme tramite l’elaborazione di strumenti comuni. Per quanto riguarda l’ambito internazionale, un iniziale excursus storico permette di comprendere l’importanza che la necessità di uniformazione ha ricoperto negli anni, illustrando la vasta quantità di enti ed organizzazioni che si sono adoperati per il raggiungimento di un accordo comune tramite l’emanazione di strumenti quali trattati, modelli di legge e principi. Lo strumento che ha riscosso più successo, nonostante diversi limiti, sembra essere, ad oggi, la Convenzione di Vienna del 1980 sulla Vendita Internazionale di Merci (CISG). Un’approfondita analisi della Convenzione mette in luce gli aspetti essenziali che hanno permesso alla CISG di imporsi come strumento più usato negli attuali scambi commerciali transazionali. Infine, l’attenzione è volta all’ area geografica più circoscritta dell’Unione Europea, che, come appare dall’ approfondimento in merito a tutti gli strumenti emessi ma rivelatisi fallimentari, è ancora in fase sperimentale. L’ultimo tentativo a livello europeo, la CESL, messa a paragone con la CISG nell’elaborato, rivela problematiche e limiti che non le permettono attualmente di entrare in vigore. L’analisi elaborata offre spunti e riflessioni per i futuri sviluppi in materia contrattuale.
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Abstract
For many years, the harmonisation of commercial law, with particular attention to contract law, has been aimed at overcoming the conflicts and divergences between the various legal experiences arising from commercial transactions. However, the issue is now highly up-to-date and, in this regard, the present work aims at analysing the remedies used both at international and European level in order to achieve a uniform solution through the development of common instruments. As far as the international sphere is concerned, an initial historical excursus allows to understand the importance that the need for harmonisation has had over the years. To this purpose, it illustrates the vast number of bodies and organisations that have worked to reach a common goal through the enactment of instruments such as treaties, models of laws and principles. The most successful instrument, despite various limitations, seems to be the 1980 Vienna Convention on the International Sale of Goods (CISG). An in-depth analysis of the Convention highlights the essential aspects that have allowed the CISG to establish itself as the most widely used instrument in current transactional trade. Finally, the focus has moved towards the more limited geographical area of the European Union, which, as it appears from the succession of all the uniform means issued but which revealed to be a failure, is still a work in progress. The latest attempt at European level, the CESL, submitted to a comparison with the CISG in the paper, reveals problems and limitations that do not currently allow it to enter into force. The analysis provides tips and reflections for future developments in the field of contract law.
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