Riassunto analitico
Il Decreto Legislativo numero 39 del 2010 si è imposto come riforma unitaria del nostro ordinamento giuridico in merito alla revisione legale dei conti. Quella che appariva come una normativa frazionata e riconducibile a diversi codici e decreti, appare oggi unificata e riordinata in un unico testo di riferimento. Obbiettivo del presente elaborato è fornire una visione precisa dei cambiamenti apportati dal Decreto in merito alla responsabilità amministrativa e penale del soggetto incaricato della revisione legale.
Lo scritto che segue fonda le sue basi sull’analisi del concetto stesso di revisione legale. Seguendo il filo logico tracciato dal Decreto in esame, verrà posta l’attenzione sul soggetto incaricato della revisione legale, il fondamento del suo incarico, i poteri e doveri, le caratteristiche, gli obblighi e ,ovviamente, le responsabilità che detto mandato comporta. L’idea sottostante questa prima parte è quella di fornire una visione d’insieme delle tematiche di maggior rilievo riguardanti la revisione legale dei conti.
Al fine di comprendere meglio il capitolo principale di questo scritto, dove l’attenzione sarà posta unicamente sugli articoli dedicati alle sanzioni amministrative e penali, e sui cambiamenti che essi hanno portato, viene svolta una ricostruzione degli avvenimenti, delle riforme e dei decreti che hanno maggiormente influito sullo svolgimento storico e sull’evoluzione della dottrina sul tema. La storia della revisione legale ha radici relativamente antiche e non sempre si è evoluta in maniera lineare. Ciò potrebbe trovare giustificazione nel fatto che, erroneamente, spesso si pensa alla revisione come ad un argomento marginale, come il pezzo di un puzzle più ampio che compone l’intero diritto societario. Gli avvenimenti del recente passato hanno certamente dimostrato quanto questa concezione sia sbagliata e hanno portato il Legislatore a concentrare la propria attenzione ed i propri sforzi sulla revisione legale, dedicando alle problematiche relative ad essa il Decreto di cui trattasi.
L’analisi svolta si sposterà poi, come detto, sulla responsabilità del soggetto incaricato della revisione legale e più precisamente sulle sanzioni che il Decreto in esame prevede, sia sul piano amministrativo sia sul piano penale. Si cercherà quindi di riportare articolo per articolo le intenzioni del Legislatore e i cambiamenti introdotti. Il Decreto non rappresenta, infatti, una semplice riunificazione e assemblaggio della disciplina fino ad allora vigente, ma ne ha anche radicalmente modificato numerosi aspetti. Infatti, il Legislatore, ha ravvisato l’opportunità di compiere numerose modifiche alla normativa, alcune delle quali puramente di forma, mentre altre di estrema sostanza. È però opportuno precisare che alcune delle novità non sono prive di punti oscuri che, anche secondo l’attuale dottrina, comportano inevitabilmente alcune incertezze interpretative. Se da un lato è vero che, come vedremo, in alcuni casi si può giungere ad una soluzione meramente “deontologica”, dall’altro è altrettanto evidente che sussistono lacune che solo il tempo e le future applicazioni pratiche potranno colmare.
In tema di applicazioni pratiche, in conclusione, vengono presentati due casi concreti, molto simili tra loro, ma che hanno portato a ben diverse conclusioni proprio per il sopravvenuto intervento della riforma del 2010. Trattando dei singoli casi, Parmalat e Italease, si cercherà di illustrare come le numerose, anche se apparentemente piccole, modifiche alla disciplina della responsabilità del soggetto incaricato della revisione, abbiamo prodotto macroscopici effetti nell’applicazione concreta delle norme.
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