Riassunto analitico
L’elaborato prende in considerazione alcuni aspetti fondamentali del diritto dei beni culturali, confrontando il dato normativo con una sua virtuosa estrinsecazione pratica: il progetto Estense Digital Library. Il primo capitolo è dedicato al complesso rapporto tra diritto e cultura, all'evoluzione delle leggi italiane in materia di beni culturali (anche alla luce degli apporti di matrice internazionale), ad una analisi dell’attuale disciplina di riferimento – contenuta nel Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio del 2004 – al problema, tutt'ora aperto, relativo all'identificazione e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. Nel secondo capitolo si affrontano, da un punto di vista storico e giuridico, i due elementi maggiormente caratterizzanti il diritto dei beni culturali italiano: la tutela e la valorizzazione. Due funzioni non coeve, eppure strettamente connesse: l’una è improntata alla protezione, alla conservazione, al restauro del patrimonio culturale, l’altra è rivolta alla sua promozione presso un pubblico di destinatari sempre maggiore, mediante nuove e più moderne tecniche di diffusione della Conoscenza. Anche attraverso l’analisi del concetto di fruizione, raccordo irrinunciabile tra le funzioni, si esaminano alcuni elementi di maggiore tensione dell’attuale dibattito dottrinale, diviso tra una concezione più tradizionale e “statica” del patrimonio e un indirizzo maggiormente “progressista” – peraltro avallato dal Codice -, che mette in relazione i beni culturali con la società, incoraggiando il contributo dei soggetti privati con e senza scopo di lucro nell'espletamento delle attività di salvaguardia e diffusione, e che si apre ad una dimensione “economica”, nella quale il concetto di gestione assume un rilievo progressivamente più importante. Il terzo capitolo - incentrato sul futuro dei beni culturali e sul loro rapporto con lo sviluppo economico e sociale e con il mondo delle nuove tecnologie - esamina l’innovativo settore delle Industrie culturali e creative, illustrando altresì un perfetto esempio di applicazione del dettato normativo dedicato alla valorizzazione; dà cioè conto di un ambizioso progetto di catalogazione e digitalizzazione che interessa il territorio modenese: Estense Digital Library. Nata e sostenuta a partire da un eccezionale “contenitore” di attività culturali quale AGO Modena Fabbriche Culturali, l’iniziativa vede il sostegno economico e operativo di interlocutori pubblici e privati, soggetti senza scopo di lucro e istituzioni e offre opportunità straordinarie di promozione del patrimonio della Biblioteca Estense; dal punto di vista giuridico, peraltro, il progetto rappresenta il più moderno e completo approdo di una disciplina che spesso è stata – e continua ad essere – disattesa in molta parte dei suoi contenuti. Riqualificazione di edifici storici, catalogazione dei materiali e progressiva scansione secondo standard qualitativi elevatissimi, inserimento dei risultati in una banca dati aperta e facilmente consultabile, coinvolgimento di molteplici soggetti e professionalità, creazione di percorsi didattici per le scuole e di opportunità di studio e ricerca per gli studenti universitari sono soltanto alcuni degli aspetti che caratterizzano l’iniziativa: vero e proprio unicum nel quadro nazionale, nonché valida fonte di ispirazione per la salvaguardia di quel prezioso e straordinario patrimonio che la stessa Carta Costituzionale tutela.
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