Riassunto analitico
Il sistema industriale italiano è stato sempre caratterizzato da una forte presenza di piccole e medie imprese, le quali hanno tradizionalmente mostrato una eccessiva dipendenza dal canale bancario e una generale situazione di sottocapitalizzazione. Per rendere più solido il nostro tessuto industriale, diventa fondamentale che le imprese si rafforzino patrimonialmente in modo da poter sostenere gli investimenti che sono ormai una necessità imprescindibile. Negli anni più recenti, le tecnologie digitali e il web hanno permesso la diffusione del crowdfunding. Presentatosi inizialmente come modalità di finanziamento per iniziative a carattere sociale, umanitario, artistico o culturale, sempre più oggi il crowdfunding emerge come canale complementare ai tradizionali percorsi di finanziamento utilizzati dalle imprese. In particolare, nella versione equity-based i finanziatori diventano a tutti gli effetti titolari di quote del capitale sociale dell’impresa tramite l’uso di piattaforme online. Il nostro legislatore, cosciente delle potenzialità di questa forma di finanziamento, con la recente Legge Finanziaria del 2017 ha esteso l’equity crowdfunding a tutte le Pmi, superando i precedenti vincoli che ne circoscrivevano l’uso alle sole imprese innovative. Alla luce di questa opportunità, l’equity crowdfunding può diventare un valido strumento capace di ridurre i vincoli finanziari che le Pmi ed in particolare quelle innovative e quelle che si trovano nella fase iniziale del proprio ciclo di vita, devono normalmente ad affrontare. Infatti, grazie al web, anche una piccola impresa può rivolgersi potenzialmente ad un numero illimitato di investitori, superando le tradizionali barriere che limitano l’investitore a finanziare le imprese soltanto se vicine a livello geografico. La situazione per cui è più probabile che un soggetto decida di investire in strumenti finanziari locali piuttosto che distanti dal proprio contesto di riferimento è nota nella letteratura sotto la denominazione di home bias. Solo di recente l’interesse su questo tema è stato rivolto anche agli investimenti tramite piattaforme di crowdfunding. Tenuto conto di questo aspetto, attraverso questo elaborato si vuole contribuire alla studio sulle dinamiche che si celano dietro il problema dell’home bias nell’ambito dell’equity crowdfunding. A tale scopo è stata condotta un’analisi empirica su un campione di campagne di raccolta di capitale di rischio lanciate da alcune imprese italiane.
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