Riassunto analitico
Eufemismo è quel fenomeno linguistico per cui alcune parole vengono evitate e sostituite con altre. (Galli de’Paratesi 1973:17)
L’eufemismo ha un ruolo chiave all’interno del processo comunicativo poiché è quel mezzo linguistico che permette di addolcire la realtà evitando le espressioni inopportune, troppo dirette, volgari o brusche. Nel corso del tempo, però, le funzioni degli eufemismi sembrano essere cambiate e il professor Gallud Jardiel (2005) sottolinea che, nella nostra società, l’uso dell’eufemismo come mezzo per eliminare le espressioni più sgradevoli si è ridotto notevolmente. Al contrario, oggi, si ricorre all’eufemismo come strumento di manipolazione, soprattutto nel linguaggio dei politici. L’eufemismo, infatti, riesce a persuadere l’ascoltatore anche perché conferisce poca chiarezza al testo e, in molti casi, l’assurdità e gli eccessi sembrano essere propri di questo fenomeno linguistico. Dopo aver identificato l’eufemismo, si ritorna agli obiettivi principali del nostro elaborato: dimostrare l’importanza dell’eufemismo nel mascherare situazioni poco piacevoli e analizzare le sue ripercussioni. Particolare enfasi sarà attribuita all’utilizzo degli eufemismi utilizzati dai politici per mascherare realtà economiche scomode. Sembra esistere una vera e propria correlazione tra l’uso degli eufemismi e il PIL di ogni paese e questa associazione fa sì che risulti molto interessante concentrare l’attenzione su tale fenomeno linguistico durante la crisi economica, iniziata nell’ultima parte del 2007, che ha colpito anche la Spagna. Sebbene non si tratti di un fenomeno nuovo, durante la crisi, l’eufemismo sembra aver incrementato il suo uso. La crisi economica, infatti, ha arricchito il nostro linguaggio poiché risultavano necessarie nuove denominazioni per riferirsi a nuove realtà che, spesso, sono state descritte con un uso intenzionato della lingua. Dopo aver tracciato il profilo socioeconomico spagnolo, all’interno del presente elaborato, abbiamo analizzato l’economia da una prospettiva politica. Pertanto, è stato necessario sottolineare che l’evoluzione economica spagnola ha rappresentato una vera e propria sfida per la leadership politica di Zapatero (leader del PSOE) e di Rajoy (leader del PP). Gli eufemismi hanno giocato un ruolo di fondamentale importanza nella costruzione di un racconto credibile della crisi economica, nell’adozione di riforme fiscali e politiche di austerità che dovevano essere presentate e giustificate in modo convincente. Una prospettiva generale riguardante le caratteristiche del linguaggio politico si è rivelata utile per analizzare con più consapevolezza due esempi di discorso politico ricchi di eufemismi: il dibattito elettorale tra Solbes (PSOE) e Pizarro (PP) prima delle elezioni del 2008 e il secondo discorso di investitura di Zapatero del 2008. Con questa parte pratica, si è dimostrato che la censura generata dagli eufemismi si rivela utile nel dipingere la realtà in modo meno drammatico e nel convincere il pubblico che, spesso, preferisce credere a un racconto che trasmette tranquillità e speranza per il futuro. Dopo la lettura di questo elaborato, dunque, abbiamo la conferma che, purtroppo, in molte occasioni, gli eufemismi riescono nel loro inganno. Spesso, infatti, siamo portati a credere che la vera realtà corrisponda a quella visione addolcita dei fatti proposta dagli eufemismi.
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Abstract
Eufemismo è quel fenomeno linguistico per cui alcune parole vengono evitate e sostituite con altre. (Galli de’Paratesi 1973:17)
El eufemismo desempeña un papel muy importante dentro del proceso comunicativo porque representa una herramienta para edulcorar la realidad y eliminar aquellas partes del discurso que se asocian a la malsonancia.
Sin embargo, a lo largo del tiempo, las funciones de los eufemismos parecen haber cambiado y el profesor Gallud Jardiel (2005) hace hincapié en el hecho de que el uso de este fenómeno lingüístico como recurso para eludir las voces desagradables se ha reducido enormemente. Al contrario, hoy día, se recurre al eufemismo como arma de manipulación manifiesta y esto resulta muy evidente en el lenguaje político. El eufemismo, de hecho, consigue persuadir al receptor por contribuir a la poca claridad del texto y, en muchos casos, la ambigüedad y los excesos parecen ser típicos de esta estrategia comunicativa.
Después de proceder a la identificación del eufemismo, cabe volver a los objetivos principal de este trabajo: hacer hincapié en la importancia del eufemismo a la hora de enmascarar las realidades poco agradables y analizar las consecuencias. El empleo de los eufemismos por parte de los políticos para embellecer algunas realidades económicas incómodas constituye el ámbito principal en el que hemos centrado nuestra atención.
La relación que parece existir entre el número de eufemismos que empleamos y el PIB de cada país ha hecho que resultara muy interesante estudiar la evolución del uso de los eufemismos durante la crisis económica que, desde finales de 2007, también ha afectado España. Pese a que no se trate de un fenómeno nuevo, durante la crisis económica, el eufemismo ha incrementado su uso. La difícil situación española ha enrequecido nuestra habla porque nuevas denominaciones eran necesarias para aludir a nuevas realidades que, a menudo, se han descrito a través de un uso intencionado del lenguaje.
Despues de trazar el perfil socio-económico español, se ha procedido a analizar la economía desde una perspectiva política. Así pues, resulta necesario subrayar que la evolución económica española ha representado un verdadero reto para el liderazgo político de Zapatero (líder del PSOE) y, después, de Rajoy (líder del PP). Los eufemismos han jugado un papel fundamental a la hora de proporcionar un relato creíble de la crisis económica que ha llevado a adoptar reformas fiscales y políticas de recorte que los políticos han tenido que justificar de manera convencedora.
Un análisis general de los rasgos que caracterizan el lenguaje político nos ha ayudado en el estudio de dos discursos políticos concretos ricos de eufemismos: el debate electoral entre Solbes (PSOE) y Pizarro (PP) antes de las elecciones de 2008 y el segundo discurso de investidura de Zapatero de 2008. A través de esta parte analítica, se ha subrayado que la censura que generan los eufemismos es imprescindible para dibujar la realidad de manera menos oscura y para persuadir al público que suele preferir creer en un mensaje que trasmite tranquilidad y esperanza.
Así pues, después de leer este trabajo, nos damos cuenta de que, desgraciadamente, en muchas ocasiones, los eufemismos consiguen engañarnos. A menudo, de hecho, llegamos a creer que la verdadera realidad es aquella que corresponde a esa visión edulcorada que nos proporcionan los eufemismos.
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