Riassunto analitico
Negli ultimi decenni si è assistito ad un’apertura dei mercati internazionali, con una conseguente facilitazione nella gestione di scambi internazionali e nella circolazione di merci, servizi, capitali ed informazioni. Si può, dunque, parlare di una globalizzazione dei mercati, che non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche politico, sociale e cuturale.La condizione di inarrestabile espansione dell’economia attraverso differenti mercati, non è sfuggita all’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che in un documento del 2000, rilevò la profonda necessità di una “new working relationship between corporations and governments”.1 Le corporations appaiono, dunque, come le protagoniste indiscusse della globalizzazione dei mercati e vengono denominate tecnicamente imprese multinazionali, con questo termine si vogliono indicare i gruppi di società che svolgono un’attività in una pluralità di Stati. Per accertare l’esistenza e la presenza di una multinazionale non è necessario alcun intervento da parte dell’ordinamento nazionale in cui essa ha sede, dato che esiste come elemento di puro fatto ed è “una realtà risultante dall’interazione di più soggetti situati in contesti politico-giuridici diversi. […] Di conseguenza, l’apparenza con la quale l’impresa multinazionale si presenta muta di volta in volta, in virtù delle esigenze dei soggetti interessati a trarre profitto dalla sua attività”.Le imprese, operando in contesti internazionali, vengono sottoposte a normative o a comportamenti da rispettare, questo viene fatto attraverso delle linee guida o codici di condotta, promossi dalle organizzazioni internazionali. Scopo della mia ricerca è quello di ripercorrere la storia delle multinazionali ed affrontare la normativa in materia di responsabilità sociale d'impresa.
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