Riassunto analitico
Negli ultimi decenni vi è un’attenzione crescente nei confronti del melanoma sia perché si registra un aumento dell’incidenza dei casi nella popolazione caucasica, sia perché la diagnosi precoce con tecniche non invasive e lo sviluppo di nuovi farmaci ne hanno migliorato la prognosi. Tuttavia, se tali aspetti del tumore trovano ampio spazio nella letteratura scientifica, altri temi tra cui l’impatto psico-sociale e le strategie di coping adottate dai soggetti con diagnosi di melanoma sono tuttora poco esplorati. In particolare, la ricerca qualitativa presente si sofferma nel riportare analisi derivate da questionari svolti in autonomia senza riuscire ad esaminare in toto l’esperienza ed il vissuto del Paziente, nonostante questa neoplasia presenti degli aspetti caratterizzanti come la natura visibile del melanoma sulla superficie cutanea, le cicatrici multiple e la conseguente alterazione dell’immagine corporea. Pertanto, abbiamo condotto uno studio di ricerca qualitativa presso la Skin Cancer Unit del Presidio Ospedaliero Santa Maria Nuova di Reggio Emilia con l’obiettivo di studiare il percorso esperienziale longitudinale del Paziente con prima diagnosi di melanoma invasivo dal momento della comunicazione della diagnosi fino al follow-up, secondo il suo punto di vista. Sono stati intervistati 15 Pazienti mediante interviste semi-strutturate individuali, focalizzate in tre momenti ritenuti salienti nel percorso diagnostico-terapeutico della patologia. I ricercatori hanno registrato digitalmente le interviste e successivamente le hanno trascritte verbatim insieme alle eventuali annotazioni osservative. Mediante l’analisi tematica della trascrizione delle interviste, sono emersi i seguenti temi: emozioni e desideri, bisogni del Paziente, autogestione della patologia, aspetti relazionali con i professionisti sanitari, percezioni correlate al percorso di cura. I nostri risultati ci hanno permesso di comprendere che la relazione ed il significato dell’assistenza cambiano durante il percorso assistenziale dal momento che il Paziente stesso modifica le sue percezioni. Perciò, i sanitari nell’interfacciarsi con il Paziente, non possono considerarlo come un monòlito, ma devono tenere conto ed affrontare senza pregiudizi le molteplici fasi esperienziali che può attraversare.
|