Tipo di tesi |
Tesi di laurea magistrale |
Autore |
ZANETTI, FEDERICA
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URN |
etd-11152020-172529 |
Titolo |
Confronto di caratteri morfometrici di popolazioni del verme di fuoco Hermodice carunculata (Annelida) e messa a punto di un nuovo metodo di raccolta.
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Titolo in inglese |
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Struttura |
Dipartimento di Scienze della Vita |
Corso di studi |
BIOLOGIA SPERIMENTALE E APPLICATA (D.M. 270/04) |
Commissione |
Nome Commissario |
Qualifica |
SIMONINI ROBERTO |
Primo relatore |
RIGHI SARA |
Correlatore |
PREVEDELLI DANIELA |
Secondo relatore |
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Parole chiave |
- allometria
- Mar Mediterraneo
- morfologia
- Trappole
- zoobenthos
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Data inizio appello |
2020-12-15 |
Disponibilità |
Accessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili) |
Riassunto analitico
Il riscaldamento del Mediterraneo sta favorendo l'espansione del verme di fuoco Hermodice carunculata (Annelida), una specie urticante, predatrice e invasiva il cui monitoraggio richiede la messa a punto di procedure di campionamento e la caratterizzazione morfometrica di esemplari provenienti da differenti popolazioni. In questa tesi sono state dedotte le relazioni tra caratteri allometrici in diverse popolazioni di H. carunculata campionati da subacquei ed è stato messo a punto un metodo di raccolta basato su trappole. I dati morfometrici sono stati ricavati da materiale fotografico analizzato tramite il software ImageJ. Le relazioni tra numero di segmenti chetigeri e lunghezza del corpo sono state calcolate tramite regressione e si sono dimostrate molto strette e simili tra popolazioni raccolte con lo stesso metodo. I risultati hanno permesso di confermare che il numero di segmenti chetigeri può essere utilizzato per studiare la morfometria delle popolazioni. Il numero di segmenti chetigeri è un buon descrittore allometrico rilevabile da materiale fotografico dell’animale in toto ed è semplice da ottenere in termini di sforzo da parte dell’operatore. Le trappole sono state messe a punto modificando un cestino di plastica a cui è stato assicurato un peso sul fondo. Al manico ed al corpo della trappola è stata legata una corda di 10m, sulla quale sono stati posti riferimenti ad intervalli di 0.5 m e 1 m per ricavare la profondità raggiunta durante la calata. Sono state effettuate prove sul campo per valutare il tipo di esca e il tempo di permanenza sul fondo più adeguati. Sono state testate due tipologie differenti di esche: albume di uova sode e pesce (fresco e conservato). Le prove sui tempi sono state fatte valutando la resa della trappola lasciata sul fondo per 0,5h, 1h, 2h, 4h. Messo a punto il metodo (1h; innesco pesce) è stato possibile catturare un gran numero di animali con uno sforzo relativamente modesto. Le analisi svolte confrontando le variabili morfometriche degli animali, ottenuti in diversi modi, hanno mostrato che quelli raccolti tramite le trappole sono più grandi rispetto a quelli campionati da subacquei. Analisi a posteriori hanno identificato differenze, in termini di lunghezza, in relazione al sito di raccolta. Le popolazioni raccolte da fondali arricchiti di sostanza organica sono più dense e costituite da individui più lunghi (a parità di numero di segmenti chetigeri) rispetto a zone non arricchite. La disponibilità di un dataset esteso che oggi comprende 344 misure renderà possibile l’analisi dettagliata di altre popolazioni e di chiarire ulteriori aspetti della loro dinamica. Grazie alle trappole gli animali potranno essere raccolti anche senza avvalersi della collaborazione di subacquei. La semplicità e l’efficacia del metodo in termini qualitativi (sono stati raccolti solo esemplari di H. carunculata) e quantitativi (numero di esemplari raccolti ad ogni calata) lo rendono un buon protocollo applicabile anche in studi di citizen science. Queste caratteristiche potrebbero renderlo il metodo di elezione per il biomonitoraggio del verme di fuoco in espansione lungo le coste italiane.
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Abstract
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