Riassunto analitico
“Made in Italy” cioè “prodotto in Italia” è storicamente la carta vincente dei produttori nostrani. Originariamente nato per boicottare i prodotti italiani con l’indicazione di provenienza, è oggi il valore aggiunto dell’italianità. La grande risonanza di cui gode lo ha portato ad assumere le caratteristiche di un vero e proprio brand e di essere riconosciuto come il terzo marchio più famigerato al mondo. Tra le industrie più rinomate, la moda è indiscutibilmente uno dei suoi emblemi. Dal dopo guerra il settore tessile, di cui fanno parte abbigliamento, pelletteria e calzature, è stato tra i settori trainanti dell’economia del paese, nonché una delle voci principali per i sorprendenti numeri registrati dell’export. La moda italiana è da sempre stata riconosciuta come sinonimo di qualità, artigianalità, gusto ed eleganza. I processi di lavorazione, i distretti industriali hanno evocato ammirazione rendendola unica al mondo. Tuttavia, è la tradizione il valore aggiunto del vestire italiano. L’origine dei prodotti, la qualità delle materie prime, il richiamo alla cultura e alla storia del Belpaese così come il prestigio dei marchi storici hanno riservato al settore tessile italiano un posto di eccellenza a livello globale. Pertanto, come può un emblema della tradizionalità adattarsi ai cambiamenti radicali ed irreversibili della globalizzazione? Come il Made in Italy ha risposto alla tecnologia e all’avvento di Intenet? Sono queste le domande principali da cui questo lavoro è partito. Unendo la ricerca attiva a un’attenta analisi della letteratura è emerso come il Made in Italy si sia modellato ai cambiamenti attraverso il connubio tradizione + innovazione. Se da un lato la tradizione è rimasta la colonna portante, dall’altro il Made in Italy è riuscito a rinnovarsi facendo delle nuove tecnologie il punto di partenza. In altre parole, non solo le storiche case di moda hanno mantenuto la propria fama a livello internazionale, ma nuove imprese sono nate proprio a partire dalle nuove tecnologie. Si tratte delle cosiddette startup, ad oggi emblema di tradizione artigianale e innovazione tecnologica. Questo lavoro oltre a delineare i tratti tipici del settore tessile del Made in Italy, ha voluto affrontare le nuove strategie di internazionalizzazione modellate negli anni dalle influenze tecnologiche. Le startup di moda odierne sono riuscite nell’impresa di amalgamare vecchio e nuovo, classico e moderno sfruttando la risonanza del Made in Italy così come i vantaggi delle nuove tecnologie. Nuove strategie di marketing, nuovi mezzi di comunicazione, nuovi canali di vendita insieme alla lavorazione artigianale, alla qualità tradizionale delle materie prime, alla garanzia del prodotto marchiato Made in Italy sono i punti cruciali del nuovo modo di fare business. I risultati raggiunti mostrano come le nuove imprese digitali si sono e continuano ad affermarsi come le nuove eccellenze del terzo marchio più noto al mondo.
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Abstract
Made in Italy - IT “prodotto in Italia” - is historically the golden ticket of local producers. Initially emerged for boycotting italian products with the indication of the country of origin, it is nowadays the added value of italianity. The wide appeal led it to acquire the characteristics of a real brand and to be recognized as the third biggest brand in the world.
Fashion is one of its emblems. Starting from the postwar period, the textile industry -clothing industry, leather industry and footwear industry are part of it – it has driven the Italian economy. More in particular, export has been and still is the key of its success. Nevertheless, the fashion resonance not only lies in economic revenues; it is an integral part of Italian culture and hence Italian identity.
Quality, craftsmanship, good taste and elegance are synonym of Italian fashion. The manufacturing process as well as the industrial districts have evoked admiration making fashion Made in Italy unique in the world. However, it is tradition its added value. The provenance of products, raw materials high-quality along with the lure of Belpaese culture and history have reserved to italian textile industry a global seat of honor.
Nevertheless, how may the emblem of tradition adapt to radical changes led by globalization? How Made in Italy does react to technology and the advent of internet?
These are the main questions from which this thesis started. Combining research with existing literature, it emerged how Made in Italy has shaped to hold improvement through the union of tradition and innovation. If from one side tradition preserves its supporting status, from the other side Made in Italy modernized making the new technologies a new starting point. In other words, not only the traditional fashion houses preserve their fame at international level, but also new firms emerge precisely from innovations. These are the so-called startups, currently symbol of artisan tradition and technological innovation.
This thesis beyond identifying typical traits of Made in Italy textile industry aims at outlining new internationalization strategies. Indeed, technology not only affects older way to run business, but also its influence has shaped classical internationalization theories disclosing new scenarios. And this new scenario is embraced by startups.
Current fashion startups have been able to blend old and new, classical and modern by exploiting the fame of Made in Italy as well as the wide range of technological advantages.
New marketing strategies, new means of communication, new sale channels along with craftsmanship, high-quality raw materials, guarantee of Made in Italy labels are crucial points of this new way to run business. The results show how such digital enterprises are affirming as the new excellences of the third biggest brand in the world.
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