Riassunto analitico
Il tema della crisi d’impresa e dei processi di risanamento ha acquisito negli ultimi anni una sempre maggiore importanza. Da un lato l’internazionalizzazione delle attività e il dinamismo dei marcati hanno aumentato la rischiosità delle attività economiche, dall’altra la grave situazione dell’economia mondiale, segnata prima dalla crisi dei mutui subprime e poi da quella dei debiti sovrani nell’area Euro, ha impattato drasticamente sulla maggior parte delle imprese. Il declino e la crisi sono ormai una componente permanente del sistema economico attuale e tutte le aziende, anche quelle di maggiore successo, devono imparare a convivere con questo rischio. Bisogna poi considerare che le patologie aziendali, oltre ad essere più diffuse, sono ora anche decisamente più complesse nei tempi, nelle cause e negli impatti; di conseguenza anche i processi di risanamento si sono necessariamente evoluti. Il turnaround e il conseguente ritorno al valore è per sua stessa natura molto difficile; la discontinuità con la gestione passata, che ne è la caratteristica fondamentale, immancabimente incrementa l’aleatorietà di qualsiasi azione. Richiede numerose attività complesse, finalizzate tra le altre a determinare le cause della crisi, le risorse interne su cui di deve basare la strategia di risanamento e le azioni di intervento più efficaci. Spesso è necessario un contributo da parte dei principali stakeholder, chiamati a sostenere sacrifici che non avevano previsto all’inizio del loro rapporto con l’impresa. Da qui l’assoluta importanza che riveste la pianificazione del risanamento; infatti il piano, nel quale devono essere rappresentate le azioni strategiche e operative attraverso cui l’impresa intende tornare a una situazione di equilibrio economico e finanziario, è il veicolo che permette di comprendere le reali possibilità di superare la crisi e di apprezzare l’effettiva convenienza della ristrutturazione aziendale, così da ottenere il consenso dei terzi (in particolare dei creditori) a cui sono richiesti sacrifici. La presente trattazione verte principalmente sul ruolo che il piano riveste all’interno dei processi di risanamento aziendale. Al’interno del primo Capitolo vengono definiti i concetti di declino e di crisi, esplicitate le principali cause che possono essere alla loro base e analizzata la gestione della patologia aziendale. Il capitolo successivo è invece incentrato proprio sul Piano di Risanamento. Vengono d’apprima descritte le principali regole di rendicontazione del piano industriale (rifacendosi alle principali giude e ai maggiori testi), per poi incentrarsi sulle peculiarità e le finalità del turnaround plan. Saranno anche presentati, senza pretese di esaustività, i principali attori che svolgono un ruolo, più o meno importante, nei processi di risanamento. Il terzo capitolo tratta invece del possibile utilizzo dei meccanismi istituzionali per la risoluzione della crisi, e dei peculiari adattamenti da operare sul Piano per l’utilizzo di uno degli strumenti previsti dalla normativa (Piano di risanamento attestato ex art. 67, comma 3° L.F; Accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L.F.; Concordato preventivo ex art. 160 e seguenti L.F.). Viene poi approfondito il ruolo e l’importanza dell’Attestazione del professionista, per ottenere la necessaria adesione degli stakeholder al progetto. Nei capitoli finali (4 e 5) viene rappresento un caso reale, in modo da poter apprezzare al meglio i concetti espressi nelle parti precedenti. In particolare sono dedicati al Piano concordatario di Emmegierre fashion, azienda tessile situata nella provincia di Bergamo, e alla sua Attestazione.
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