Riassunto analitico
Il progetto di Tesi prende avvio dall’inquadramento delle BCC nel contesto bancario italiano, in una prospettiva storica e normativa, accennando alla nascita e all’evoluzione del Credito Cooperativo in Italia. Ne vengono poi identificati i valori tradizionali che, ancora oggi, rappresentano il fulcro del funzionamento delle BCC. Nel primo capitolo vengono approfondite tre peculiarità riconosciute per questa categoria di banche: la mutualità prevalente, la struttura organizzativa a rete e il principio di operatività territoriale. Quest’ultimo rappresenta il centro dell’analisi della Tesi. Il secondo capitolo si focalizza sul principio del localismo, come espressione generale del principio di mutualità prevalente, individuando alcuni principi che sono stati posti come base teorica dell’operatività delle banche locali. In questa parte, emerge il caso di studi della BCC di Filottrano, una realtà spiccata a livello della Regione Marche e di rilievo nel contesto del Credito Cooperativo: vengono analizzati i Bilanci Sociali del 2015, 2016 e 2020, tre anni individuati come anni “critici”. Avendo selezionati tali Bilanci di Coerenza, si è andato a valutare se le sfide poste dal contesto di riferimento (economico – normativo - sociale) abbiano influito sul principio di operatività prettamente locale. I tre eventi presi in considerazione sono: • La fusione con la Banca di Credito Cooperativo di Camerano, riconducibile al 2014, con effetto di decorrenza dal 1° Gennaio 2015; • L’adesione al Gruppo Bancario ICCREA, a seguito della disposizione di Legge 49/2016; • La crisi economica e i risvolti economico – sociali derivanti dallo shock pandemico del 2020. L’analisi prosegue nel terzo capitolo nel quale viene elaborata una valutazione del fenomeno dei Gruppi Giovani Soci BCC, che potrebbe essere identificato come una delle principali evidenze di quando la cooperativa di credito operi a favore dei soci, del territorio e della comunità di riferimento. Accennando anche alla struttura nazionale, che ruota introno alla Rete dei Giovani Soci e Socie del Credito Cooperativo, il movimento nazionale dei Giovani Soci si denota nello scopo comune di intraprendere progetti e iniziative che mirino al sostegno ai giovani, allo sviluppo delle loro competenze finanziarie e al consolidamento di un miglior legame con il territorio nel quale essi stessi vivono e del quale si rendono portavoce delle esigenze locali. Anche in questo caso viene riproposto un report descrittivo dell’azione, di carattere locale, avanzata dal Gruppo Giovani Soci BCC di Filottrano. Il quarto ed ultimo capitolo è una sezione totalmente dedicata alla ricerca predisposta per questo lavoro di Tesi. Infatti, in questa parte, viene illustrato il questionario sul tema della territorialità delle BCC e della partecipazione alle iniziative promosse dai Gruppo Giovani Soci, il quale è stato somministrato mediante il form di Google Docs, ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 35 anni (limite massimo individuato per l’appartenenza alla categoria dei Giovani Soci). Il capitolo si chiude con il commento dei risultati evidenziati rispetto le risposte ottenute dalla circolazione del questionario. In conclusione, si è evidenziato come le Banche di credito cooperativo avanzano un concetto di finanza che non è pienamente orientata al profitto, piuttosto alla condivisione della rosa di valori che si snodano attorno al concetto di cooperazione mutualistica e dell’attività a carattere locale. Per questo motivo, si è arrivati a contestualizzare l’espressione “Finanza ad impatto sociale”, tema ripreso anche dal Nono Forum Nazionale dei Giovani Soci.
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