Riassunto analitico
La perdita di materiali preziosi è una costante delle nostre economie; la domanda di risorse finite e talvolta scarse è in continua crescita degradando e indebolendo sempre più l'ambiente. L'Europa può trarre benefici economici e ambientali dall'uso più adeguato di queste risorse. La transizione verso un'economia più circolare è al centro dell'agenda per l'efficienza delle risorse stabilita nell'ambito della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Questa tesi, sviluppata all’interno di un progettodi collaborazione tra Italia e Spagna, nel suo piccolo si inserisce proprio in questo ambito. L’intento è stato quello di realizzare aggregati leggeri, generalmente utilizzati in edilizia o con fini agronomici, utilizzando materie prime locali e/o di recupero quali argille spagnole, sottoutilizzate nel settore ceramico a causa del loro elevato contenuto di carbonato di calcio e qui impiegate come impasto base, e scarti del settore agroindustriale quali agenti porizzanti all’interno dell’aggregato. Sono stati utilizzati a questo scopo un fango di risulta del processo di produzione della birra (considerato come rifiuto secondo la classificazione CER), una farina di ossa animali e una polvere ottenuta dalla triturazione del tutolo di mais. Sono state realizzate diverse miscele, con proporzioni tra i due tipi di argilla di 70%/30% e quantitativi progressivamente crescenti degli scarti (dal 5% fino al 25% per il fango di birra, dal 5% fino al 15% per i sottoprodotti prima citati). I manufatti, sottoposti a cotture in forno statico a diverse temperature (dai 900°C ai 1000°C) così ottenuti sono stati sottoposti a diversi test (densità, porosità, assorbimento d’acqua, pH, conducibilità elettrica, ecc.) il più possibile rispondenti alle normative in merito, al fine di poterli caratterizzare e confrontare con aggregati leggeri già presenti sul mercato. L’attività di tesi termina con una piccola analisi dell’impronta di carbonio dei manufatti realizzati, con lo scopo di capire quale può essere l’effetto sull’ambiente dato dalla produzione di tali materiali e se vi sia un contenimento delle emissioni rispetto agli aggregati leggeri prodotti già nel mercato, che generalmente vengono cotti a temperature molto superiori.
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