Riassunto analitico
La congiuntura economica negativa che ha colpito il nostro paese a seguito della forte crisi internazionale ha inevitabilmente reso il tema della crisi d’impresa fortemente attuale nell’economia italiana. Dopo una descrizione della crisi d’impresa, dei suoi fattori caratterizzanti e dei vari stadi in cui si sviluppa all’interno delle imprese, sono state elencate le principali procedure concorsuali attraverso le quali gestire la crisi. Si tratta quindi il tema del concordato preventivo, degli accordi di ristrutturazione e dei piani di risanamento. Nel caso in cui queste procedure non siano sufficienti a ristabilire gli equilibri economici e patrimoniali dell’impresa e non riesca a garantire un livello di redditività tale per cui l’impresa possa essere giudicata sana, l’unica strada percorribile è quella del fallimento. L’aumento delle procedure fallimentari non ha risparmiato alcun settore o area geografica. Tra i settori più colpiti emerge quello edilizio e delle costruzioni. Attraverso questo elaborato, si vuole mettere in evidenza il ruolo fondamentale dell’analisi di bilancio come strumento necessario nella previsione e gestione della crisi d’impresa. In particolare, sono state selezionate dieci imprese del settore edile e delle costruzioni nelle province di Bologna e Modena dichiarate fallite dai rispettivi Tribunali di competenza. Lo scopo è analizzare i risultati che emergono dalle riclassificazioni dei vari bilanci relativi a diverse annualità e capire attraverso i dati ottenuti, se fosse stato possibile in qualche modo prevedere lo stato di crisi e quindi evitare la situazione drammatica del fallimento dell’impresa o se questa strada fosse davvero l’unica percorribile.
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