Riassunto analitico
La tesi indaga il ruolo degli acidi grassi polinsaturi (PUFAs), in particolare gli omega-3 (n-3) e omega-6 (n-6), come possibili neuroprotettivi nel morbo di Parkinson (PD). Gli acidi grassi omega-3, presenti nella dieta umana, sono essenziali per il mantenimento della funzione neuronale e si ritiene possano modulare processi come la neuroinfiammazione e lo stress ossidativo, fattori chiave nella patogenesi del PD. Attraverso una revisione delle evidenze scientifiche, si è esplorato come l’alterazione del metabolismo lipidico, incluse le variazioni nel rapporto n-3 n-6 possa influire negativamente sulla funzione neuronale e contribuire alla progressione della neurodegenerazione.
La tesi affronta anche le tecniche analitiche utilizzate per l'analisi quantitativa e qualitativa dei PUFAs in matrici biologiche complesse, fondamentali per la comprensione del loro ruolo patologico. La spettrometria di massa accoppiata alla cromatografia liquida e gassosa rappresenta uno dei principali metodi, data la capacità di discriminare composti con strutture simili e la sensibilità necessaria per rilevare i bassi livelli di PUFAs in campioni biologici. Viene anche discusso il potenziale uso dei PUFAs come biomarcatori diagnostici per il PD, dato che livelli alterati di specifici acidi grassi sono stati osservati in pazienti affetti da PD rispetto a soggetti sani.
L'obiettivo ultimo della tesi è evidenziare l’importanza dei PUFAs nella neuroprotezione e nella gestione del PD, suggerendo che un apporto dietetico bilanciato di n-3 e n-6, supportato da tecniche analitiche avanzate, possa costituire una strategia preventiva e di supporto terapeutico. Inoltre, si propongono ulteriori ricerche per ottimizzare i metodi analitici e approfondire la comprensione dei meccanismi molecolari che legano i PUFAs alla neurodegenerazione nel contesto del PD.
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