Riassunto analitico
L’incremento demografico esponenziale che si sta manifestando sul Pianeta Terra porta con sé un gran numero di problematiche a cui il genere umano deve far fronte. Tra questi, è estremamente preoccupante l’aspetto che riguarda l’aumento delle produzioni alimentari e, di conseguenza di tutti i prodotti di scarto generati dalla filiera. Si sta ricercando un numero sempre maggiore di strategie per recuperare quanto più possibile del loro potenziale. Hermetia illucens, ad esempio, ha una ben documentata capacità di demolire e degradare questi scarti (Diener et al. s.d.; Nguyen, Tomberlin, e Vanlaerhoven 2013; Surendra et al. 2020) e trasformarli in biomassa ricca di nutrienti. In questo senso, dunque, l’utilizzo di questo insetto come parte integrante di un modello di Economia Circolare, assume un ruolo sempre più determinante (Barbi et al. 2020; Bortolini et al. 2020; Cappellozza et al. 2019; Gold et al. 2018) in quanto il loro frazionamento permette di ricavare grassi, proteine, chitina e un’elevata quantità di altre molecole (Caligiani et al. 2018, 2019) che, unitamente all’utilizzo di larve vive, o opportunamente processate, garantisce ulteriori sbocchi in tanti ambiti industriali differenziati (Müller, Wolf, e Gutzeit 2017; Wang e Shelomi 2017).
Questo elaborato ha l’obbiettivo di fornire informazioni sulla possibilità di utilizzare queste conoscenze in ambito industriale, rendendo dunque fattibile e automatico l’allestimento di allevamenti massivi di larve di mosca soldato partendo da un substrato derivante dal circuito HoReCa (Hotellerie-Restaurante-Café). I risultati ottenuti nelle prove su scala di laboratorio hanno fornito informazioni preziose per formulare ipotesi di l’allestimento su scala più grande, con l’obbiettivo di risparmiare energie, materiali e tempo. A livello industriale, tuttavia, non sono state osservate differenze statistiche per i parametri analizzati, probabilmente a causa del basso numero di repliche che è stato possibile allestire. Tuttavia, si sono riscontrate differenze evidenti tra le prove, determinate dalla variabilità di HoReCa, specialmente per quanto riguarda il quantitativo di larve ottenute al termine di ciascun esperimento.
Notando la variazione dei parametri nelle prove è stato possibile confermare che l’utilizzo di HoReCa per scopi industriali è possibile, ed è una risorsa estremamente interessante, ma sono richieste ulteriori ricerche nel tentativo di capire quale sia la formulazione migliore per ottimizzare i diversi processi, dipendentemente dalla composizione dello scarto alimentare.
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