Riassunto analitico
Questo lavoro di tesi viene svolto in collaborazione con l’azienda Colorobbia S.p.A. di Fiorano modenese (MO), nell’ambito del progetto POR-FESR (“Programma Operativo Regionale – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale”) 2014 – 2020. Lo scopo è la realizzazione di supporti ceramici classificabili, a livello normativo, come gres porcellanato, ottenuti però utilizzando materie prime seconde, quali vetri di scarto, in sostituzione di parte delle materie prime, per abbassare il punto di fusione della miscela, affinché la greificazione avvenga a temperature più basse. L’utilizzo di materiali di scarto favorisce l’ottenimento di un prodotto environmental friendly, aspetto che deve essere ritenuto fondamentale in fase di progettazione, in quanto esso deve essere il linea con la legislazione europea relativa a una produzione sostenibile. Inoltre, il ciclo di cottura più rapido e a temperature inferiori, favorisce il risparmio energetico, e di conseguenza economico, in modo da rendere competitivo questo prodotto sul mercato. Successivamente, si procede alla ricerca di un engobbio e di uno smalto anch’essi bassofondenti, per poter ottenere il prodotto finale con una monocottura e in modo che le temperature di cottura degli strati depositati non comportino un rammollimento del supporto. Lo studio viene svolto inizialmente presso i laboratori dell’università di Modena e Reggio Emilia, nella fase relativa alla ricerca di un impasto bassofondente, nella quale viene eseguito anche un Design of Experiments (DOE) a partire dalle materie prime disponibili per l’ottimizzazione. I campioni sono caratterizzati dai punti di vista microscopico e macroscopico per individuare quello con le migliori prestazioni: si eseguono prove di assorbimento d’acqua, ritiro lineare, porosità, colore, resistenza a flessione e all’abrasione, misure del modulo di Young e del coefficiente di dilatazione lineare, analisi SEM e diffrazione a raggi X. Quest’ultimo viene poi realizzato industrialmente presso l’azienda Colorobbia S.p.A., nei laboratori della quale vengono anche formulati gli engobbi e gli smalti. Partendo da smalti solitamente utilizzati dall’azienda per il gres porcellanato tradizionale, si apportano delle modifiche per ottimizzare la sospensione affinché il pezzo finito non presenti difetti dopo cottura. Sull’engobbio e sullo smalto che risultano migliori per aspetto superficiale, vengono infine eseguite un’analisi con microscopio ottico riscaldante per definirne le temperature critiche e la misura del coefficiente di dilatazione lineare.
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