Riassunto analitico
Il sistema italiano dei pagamenti è stato soggetto, nel corso degli ultimi venti anni, ad una serie di riforme e cambiamenti che hanno determinato una evoluzione significativa dello stesso. La condizione di partenza, intorno alla fine degli anni Ottanta, era caratterizzata da una certa arretratezza, dovuta principalmente al fatto che era prevalente l’uso del contante. Inoltre il sistema era caratterizzato da pochi e costosi servizi di pagamento, che necessitavano di lunghe tempistiche di esecuzione.I fattori alla base di tale evoluzione sono molteplici: il progresso tecnologico, in particolar modo lo sviluppo della tecnologia delle comunicazioni e delle gestione delle informazioni, l’integrazione finanziaria a livello internazionale e l’unione monetaria in Europa, il cambiamento nelle relazioni di scambio di beni, strumenti finanziari e servizi, hanno contribuito a modificare ed innovare abitudini e strumenti di pagamento, oltre che un generale aumento delle transazioni. Grazie alla collaborazione intercorsa tra operatori dell’offerta e autorità, si è giunti a migliorare la qualità dei servizi offerti, nonché a massimizzare l’efficienza del sistema dei pagamenti nel suo complesso, e ad ampliare la gamma di mezzi di pagamento a disposizione della clientela. Si parla di integrazione proprio perché i confini del sistema dei pagamenti domestico sono stati ampliati a livello europeo: il processo di integrazione, realizzato per i pagamenti all’ingrosso e per il contante, richiede ancora notevoli sforzi da dedicare al sistema dei pagamenti al dettaglio, al fine di comporre la frammentazione dei sistemi nazionali caratterizzati da contesti storici, sistemi di governance, accesso, pricing e regole molto diversi tra loro. Il progresso tecnologico, alla base di tale evoluzione, consente la nascita di nuove modalità operative e nuovi servizi, di modificare i processi produttivi dei servizi di pagamento e l’ingresso da parte di nuovi produttori. Allo stesso tempo è stato incentivato, da parte delle autorità di controllo, l’abbandono di procedure cartacee a favore di processi maggiormente automatizzati, la creazione di infrastrutture in grado di offrire servizi di qualità più elevata e di sviluppare un contesto più competitivo tra i vari produttori. Dall’altro lato, quello della domanda, si sono generati nuovi bisogni, dovuti sia alla crescita degli scambi in ambito domestico e internazionale, sia al progresso tecnologico. Più in generale, quindi, aumenta l’interesse per modalità automatizzate di pagamento, al posto di pagamenti che si servono di strumenti cartacei, dove le imprese stesse, esprimono la volontà di adottare servizi in gradi di automatizzare l’intero ciclo del pagamento.In quest’ottica il progetto SEPA,risulta di fondamentale importanza per le banche, in quanto richiede sia modifiche operative riguardo i sistemi informativi di back office propri di ogni intermediario, sia una revisione delle procedure interbancarie. Costituisce inoltre un’importante opportunità volta all’innovazione dei sistemi di pagamento: permette, infatti, di sfruttare le possibilità offerte dal progresso della tecnologia dell’informazione, di trarre beneficio dai vantaggi che derivano dall’uniformità dei processi, con il conseguente contenimento dei costi.Questo lavoro propone un’analisi dei principali strumenti di pagamento e delle maggiori novità introdotte a seguito dello sviluppo delle nuove tecnologie informatiche, per poi andare ad analizzare il progetto SEPA e il suo impatto sul sistema dei pagamenti. Verranno infine esaminate le novità introdotte dalla normativa Psd relativa ai servizi di pagamento, e le prospettive profilate dalla Psd2, per la quale è in discussione il testo del relativo decreto legislativo.
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