Riassunto analitico
Il monitoraggio delle acque è regolamentato dalla Direttiva Quadro 2000/60/CE, redatta dalla Comunità Europea, che rappresenta il più importante e recente atto legislativo comunitario sulla tutela degli ambienti acquatici. Il concetto rivoluzionario alla base di questa Direttiva, è quello di stabilire che, per garantire il buono stato ecologico di un corpo idrico, non basta assicurare una buona qualità chimico-fisica, ma è necessario che anche le sue caratteristiche idro-morfologiche e, soprattutto, le comunità biologiche in esso presenti, si trovino in buone condizioni. La Direttiva 2000/60 attribuisce per la prima volta, uguale importanza agli elementi biologici, chimico-fisici ed idro-morfologici, nel determinare lo stato ecologico. Obiettivo della Direttiva è garantire il mantenimento e/o il raggiungimento, tramite attività di monitoraggio e opportuni interventi di tutela, di uno stato ecologico Buono per tutti i corpi idrici. Nella definizione di Stato Ecologico Buono di un corpo idrico, si prevede che le sostanze chimiche derivanti dalle attività umane, risultano presenti nelle acque in quantità inferiori ai limiti stabiliti dalla normativa, e che le comunità biologiche e le condizioni idro-morfologiche siano molto simili a quelle di un corso d’acqua naturale non alterato, individuabile come sito di riferimento. A tal fine, sono stati messi a punto una serie di procedure e metodi di campionamento in grado di analizzare e valutare gli elementi biologici, chimico-fisici e idro-morfologici, stabilendo tramite essi la qualità di un corpo idrico. Per ciascun elemento valutato, secondo le metriche definite nel Decreto Ministeriale n° 260 del 2010, “Decreto Classificazione”, viene stabilita la classe di qualità di appartenenza. I giudizi di qualità assegnati a ciascun elemento biologico, chimico-fisico, ed idro-morfologico, concorrono a determinare lo stato ecologico complessivo del corpo idrico. Secondo quanto definito dalla Direttiva Quadro sulle acque, le comunità biologiche da monitorare degli ambienti acquatici sono: macro-invertebrati bentonici, macrofite acquatiche e diatomee. Si tratta di organismi che, per la loro ecologia e caratteristiche biologiche, sono considerati buoni indicatori dello stato ecologico di un ambiente acquatico. Le valutazioni a cui vengono sottoposte questi gruppi di organismi, sono relative all’abbondanza di ciascuno di essi e alla presenza di taxa particolarmente sensibili, la cui presenza può essere indicativadi un buono stato di qualità. Le analisi chimico-fisiche, oltre a definire le concentrazioni dei diversi inquinanti organici edinorganicied il rispetto delle soglie normative, prevedono il calcolo di un indice complesso definito LIMeco. Infine, l’analisi idro-morfologica consiste nella determinazione del Regime Idrologico, delle Condizioni morfologiche e dei rispettivi indici. Durante il mio periodo di tirocinio presso Arpae Sezione di Modena, da Aprile a fine Settembre, ho partecipato ad attività di monitoraggio di corpi idrici afferenti ai bacini dei fiumi Secchia e Panaro, effettuando campionamenti sia delle diverse comunità biologiche, sia dei parametri chimico-fisici. Lo scopo della mia tesi, oltre a determinare lo stato ecologico dei corpi idrici monitorati durante il tirocinio, è stato quello di valutare l’eventuale influenza delle portate sulla struttura delle comunità biologiche, e sul relativo stato ecologico. E’ stato inoltre verificato se le portate del 2016, risultano coerenti con gli andamenti rilevati nel sessennio 2010 - 2015.
|