Riassunto analitico
Background: Le applicazioni dell’ICT (Information and Communication Technologies) in sanità sono note con il termine e-health che indica ciò che è legato alle tecnologie informatiche e di telecomunicazione ed alla salute e sanità. L’importanza dello sviluppo e dell’implementazione delle ICT in sanità ha consentito, nel 2016, all’avvio di un progetto regionale inerente all’e-health e al suo utilizzo nell’Area della Salute mentale e dipendenze patologiche della Regione Emilia-Romagna. Venne creata una cartella socio-sanitaria informatizzata unica regionale (denominata CURE) dei Servizi del Dipartimento ad Attività Integrata di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche (DAISM-DP) che includesse le attività di tutti i servizi afferenti. Il fulcro di tale cartella è la centralità dell’individuo e l’integrazione e condivisione dei progetti di cura, degli obiettivi e degli strumenti tra i diversi servizi, al fine di garantire un’assistenza integrata e personalizzata. Per facilitare questa integrazione, risulta fondamentale l’utilizzo di adeguate modalità comunicative: il linguaggio rappresenta il sapere disciplinare e numerosi studi raccomandano l’utilizzo di una terminologia standardizzata sia per la pratica clinica che per quella assistenziale, nella rilevazione, rappresentazione e comunicazione dei dati relativi all’assistito. Nella cartella CURE, per quanto riguarda l’ambito clinico, viene utilizzata la classificazione diagnostica DSM-5 implementata attraverso la codifica della classificazione ICD-10. I professionisti inquadrati nelle professioni sanitarie, invece, non dispongono di una terminologia standardizzata (Standardized Terminology, ST) per identificare i problemi di natura assistenziale. L’obiettivo dell’elaborato di tesi è la proposta di un progetto di ricerca finalizzato all’implementazione di una terminologia standardizzata indirizzata ai professionisti afferenti alle professioni sanitarie che operano all’interno del DAISM-DP e utilizzano la cartella integrata CURE, al fine di migliorare la qualità delle informazioni inerenti al processo assistenziale. Materiali e metodi: Il progetto di studio proposto verrà condotto presso i servizi del DAI SM-DP dell’Azienda USL di Reggio Emilia, coinvolgendo più figure professionali tra le quali Infermieri, TeRP, Educatori, Logopedisti. Sono state ipotizzate sei fasi: raccolta dati a Tempo 0, creazione ST attraverso gruppi di lavoro, informazione e formazione al personale coinvolto nello studio, intervento con inserimento ST durante la pianificazione assistenziale nelle cartelle CURE, estrazione dei dati ed analisi, presentazione e divulgazione dei risultati. Risultati attesi: si auspica che l'uso di un linguaggio standardizzato possa migliorare la qualità della documentazione sanitaria, rendendo le informazioni più complete, accurate, coerenti e facilmente comprensibili in un'ottica di assistenza integrata. Conclusioni: L’utilizzo di una terminologia standardizzata nella pianificazione assistenziale permette di definire la specifica competenza professionale, fare riferimento a un determinato problema, eliminare ambiguità. Inoltre, promuove chiarezza e coerenza nella comunicazione tra professionisti sanitari, contribuendo così a una migliore comprensione e valutazione dei fenomeni assistenziali. Il presente studio di ricerca si propone di ottimizzare la comunicazione tra i diversi professionisti sanitari, facilitando la continuità assistenziale tra i vari servizi e si delinea come il punto di partenza di un percorso ambizioso ed articolato, aspirando a implementare il medesimo linguaggio standardizzato in tutte le cartelle CURE della regione. Questa prospettiva si configura come un passo significativo verso una pratica clinica più coesa e orientata alla qualità, promuovendo una visione sistemica e integrata nella gestione delle informazioni sanitarie.
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