Riassunto analitico
Il reselling è un fenomeno che prevede di acquistare sneakers rare e ambite al prezzo al dettaglio per poi rivenderle ad un prezzo superiore. Le sneakers Jordan 1 Retro High Off-White Chicago sono state rilasciate sul mercato al prezzo al dettaglio di 190 dollari, ma sono state rivendute per somme che sfiorano i 7 mila. Oggigiorno, il valore globale del mercato della rivendita di sneakers si aggira sui 6 miliardi di dollari e si stima possa raggiungere i 30 miliardi entro il 2030. Alla luce di tali evidenze, l’elaborato si è posto l’obiettivo di analizzare l’attuale fenomeno del reselling. Dalla trattazione è emerso che il mercato della rivendita non può considerarsi una struttura a sé stante, poiché dipendente dall’oculata scelta delle imprese di optare per un’offerta del prodotto inferiore alla domanda dello stesso. I brand rilasciano sneakers in edizione limitata che vengono immediatamente esaurite sul mercato, soddisfacendo unicamente i bisogni di un’esigua percentuale di consumatori. La presenza di una domanda non corrisposta, disponibile ad impiegare ingenti somme di denaro pur di accedere a silhouette esclusive, ha posto le basi per l’affermazione di un mercato secondario. La crescente consapevolezza relativa alla possibilità di guadagno associata all'attività rivendita ha spinto alcuni individui ad attivare operazioni speculative. A tal proposito, si fa riferimento ai resellers professionisti, che acquistano le sneakers sul mercato primario al prezzo retail e rivendono le stesse ad un prezzo resale abbondantemente gonfiato. Il loro operato è finalizzato a massimizzare il profitto che emerge dalla differenza tra il il prezzo d’acquisto e il prezzo di vendita del prodotto e, a tal fine, si concentrano sulle sneakers che assicurano il resale price più elevato. In primo luogo, essi focalizzano l’attenzione su calzature proposte da brand che godono di un elevata brand equity agli occhi del pubblico target. In aggiunta, fanno riferimento a sneakers approvate dalle celebrità più influenti, frutto di co-branding, il cui volume di lancio è estremamente ridotto. È, inoltre, fondamentale che le sneakers siano rivendute in condizione di deadstock, ossia pari al nuovo e mai indossate, affinché il loro valore non crolli. Si è infine compreso che anche il momento in cui il prodotto viene rivenduto ha un’influenza importante sul suo prezzo. Infatti, quest’ultimo è massimo in concomitanza del lancio da parte del brand. La letteratura sul tema fa riferimento alla nascita di una bolla speculativa, poiché il prezzo delle sneakers ha subito una crescita esponenziale, a causa dell’aumento continuo della domanda del prodotto in un breve lasso di tempo. Si è infatti ampiamente diffusa nel pubblico la consapevolezza che tale oggetto si identifichi come un alternative asset class e rappresenti un’opportunità per trarre profitto. Ciò ha persino attirato una componente speculativa e determinato la collocazione di nuovi servizi e piattaforme specializzate nella rivendita di sneakers tra consumatori per sfruttare le condizioni di euforia del mercato. Attualmente, la bolla speculativa attraversa la mania phase, ossia lo stadio caratterizzato da un grande entusiasmo ed euforia, che continuano ad alimentare la domanda nei confronti delle sneakers e ad alimentare il suo prezzo. Al momento è prematuro parlare di un possibile scoppio della bolla, poiché non si evidenziano segnali di cedimento; tuttavia, il crollo del prezzo condurrebbe a conseguenze negative per gli investitori che hanno acquistato grandi quantità di quel prodotto a prezzi distanti dal loro valore reale.
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