Riassunto analitico
A seguito della progressiva affermazione della giustizia riparativa in ambito internazionale, è stato richiesto ai singoli Stati di adeguare la propria normativa interna al contenuto di numerose disposizioni adottate in materia. Come precedentemente avvenuto per mezzo degli interventi delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa, anche l’Unione Europea è intervenuta con lo scopo di realizzare un ravvicinamento delle disposizioni legislative e regolamentari di ogni Stato membro e potenziare la tutela delle vittime di reato nell’ambito del processo penale. L’obiettivo dell’elaborato è quello di indagare le innovazioni apportate in campo penalistico, a livello nazionale ed internazionale, attraverso la diffusione delle partiche di giustizia riparativa e di mediazione penale con particolare riferimento all’ambito del trattamento penale del minore autore di reato. Si fa inoltre riferimento agli ordinamenti di Francia e Germania, come esempio di un diverso approccio all’istituto di mediazione penale in virtù delle differenze peculiari che tali ordinamenti presentano rispetto a quello italiano. La restorative justice si basa su valori che assumono il sostegno della vittima come elemento di primaria importanza, rendendo in particolare l’offensore direttamente responsabile di ciò che ha commesso di fronte alle persone che hanno subito l’atto criminoso. Nel contempo, essa si pone come obiettivi la restituzione (c.d. restitution) delle perdite materiali ed il ripristino di un equilibrio emotivo per le vittime, favorendo una serie di opportunità che variano dal dialogo alla negoziazione, sino alla risoluzione del conflitto, realizzando la completa partecipazione di tutti i soggetti interessati. Tra i principali strumenti di giustizia riparativa, la mediazione penale costituisce quello maggiormente utilizzato in Europa e all’interno del territorio nazionale, soprattutto in riferimento al trattamento penale del minorenne. Si ritiene infatti che la mediazione possa costituire mezzo maggiormente idoneo a adeguarsi alle peculiari necessità che caratterizzano quella delicata fase del processo evolutivo in cui il giovane è alla ricerca di una propria identità e di una propria dimensione individuale. Coerentemente con valori di restorative justice, la mediazione penale si propone nello specifico come strumento per rinforzare il ruolo della vittima, diminuire il ruolo dello Stato, promuovendo la partecipazione della collettività nell’amministrazione della giustizia. Attraverso tale pratica è consentito alle vittime di un crimine di avere l’opportunità di incontrare colui che ha perpetrato il danno a loro carico all’interno di un contesto sicuro, con la partecipazione e l’assistenza fornita da un mediatore professionista, terzo ed imparziale. Così come altri Paesi europei, anche il legislatore italiano si è attivato al fine di conformare il proprio ordinamento alle disposizioni dettate a livello internazionale in tema di giustizia riparativa e mediazione penale. Ad oggi non risulta però che gli sforzi e gli adeguamenti operati negli anni siano stati sufficienti a colmare le numerose lacune e criticità esistenti in materia, nonostante la presenza sul territorio di diversi centri di mediazione che si occupano della gestione pacifica dei conflitti. In riferimento a questi ultimi, il presente elaborato riporta inoltre l’esperienza di due tra i centri di mediazione penale che per primi hanno offerto il proprio servizio, ossia quelli di Torino e Bari.
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