Riassunto analitico
Si potrebbe dire che, da qualche anno a questa parte, la parola “fake news” sia la più presente e utilizzata da politici o, in ogni caso, da esponenti che abbiano una certa rilevanza presso l’opinione pubblica. A causa dell’espansione sempre più preponderante di Internet e dei social network, nonché della spettacolarizzazione del pubblico dibattito, di fake news ne circolano di ogni, provenienti presumibilmente da qualunque fazione politica, ma non solo: accusare l’avversario di diffondere notizie prive di fondamento è diventata una delle tecniche principali di difesa per chiunque venga accusato di avere compiuto un determinato atto. Oltre a ciò bisogna tenere presente il contesto generale globale in cui tale dibattito si sviluppa, ovvero di diffusa e generalizzata insoddisfazione popolare. Prova ne è il per certi versi divertente episodio accaduto nell’agosto scorso nel quale si vociferava che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avesse proposto di utilizzare testate nucleari per neutralizzare gli uragani più pericolosi. Dopo lo spargimento di tali voci, il tycoon americano si è subito affrettato a bollare queste informazioni come fake news. Ovviamente questo è solo un esempio, anche nella nostra scena politica e in tanti altri ambiti non si fa altro che bollare una grande quantità di notizie come false, facendo leva anche sulla scarsa capacità di ricordo dell’audience. Nella presente tesi cercheremo, senza condizionamenti di tipo ideologico o politico, di comprendere come avvenga la diffusione di fake news, se queste siano o non siano un fenomeno nuovo, e che cosa effettivamente ha portato questa tematica alla ribalta all’interno del pubblico dibattito. Nel primo capitolo cercheremo di individuare e fornire una definizione appropriata di notizia falsa in quanto il termine viene spesso utilizzato in modo indiscriminato e fuori luogo; inoltre, si tenterà di fornire una definizione adeguata di comunicazione, mezzo di comunicazione e si cercherà di tracciare i connotati di quell’entità definita come opinione pubblica. All’interno secondo capitolo approfondirà il discorso relativo ai canali di diffusione principali di propagazione, cercando di approfondire l’argomento rispetto alla banalizzazione che vede Internet come solo veicolo diffusore di bufale; si tenterà anche di spiegare al lettore come funzionano alcuni algoritmi del Web e come questi vengono sfruttati. Successivamente, nel terzo capitolo, verranno citati alcuni esempi particolarmente eclatanti di fake news del passato e del presente, al fine di metterle a confronto e comprendere se nel corso del tempo siano mutati aspetti quali gli interessi retrostanti e, soprattutto per sbugiardare il senso comune, secondo il quale le notizie false sarebbero un fenomeno nuovo e una conseguenza dello sviluppo dei social network. Infine, nel quarto capitolo, si cercherà di capire che cosa effettivamente ci sia di nuovo nelle notizie non veritiere e, probabilmente, questo è l’aspetto più importante per comprendere il motivo del loro proliferare nella società e il perché alcune di queste godano di tanto credito presso le persone. All’interno dell’elaborato si farà riferimento a svariate discipline, quali la sociologia, la politologia e la psicologia, le quali saranno di sicuro aiuto al fine di spiegare un fenomeno tanto esteso, chiacchierato e complesso.
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