Riassunto analitico
Negli ultimi decenni abbiamo assistito allo sviluppo della tecnologia e dei nuovi mezzi di comunicazione. Questi hanno cambiato la società, offrendole nuove opportunità di consumo. La lettura, la televisione e il cinema sono stati sostituiti dai questi nuovi mezzi, i quali hanno modificato per il pubblico, il modo di fruire di diversi contenuti. Quest'ultimi successivamente sono stati creati dai consumatori stessi che, oltre ad essere diventati più attivi nel processo di fruizione e interpretazione dei prodotti, sono diventati anche abili produttori degli stessi. In questo modo sono riusciti a "riaprire", reinterpretare e "rimediare" testi già esistenti e da tutti conosciuti. Con Youtube e Netflix inoltre, il consumo è diventato sempre più personalizzato, offrendo ai destinatari la possibilità di decidere come e quando fruire di questi prodotti. L'interpretazione dei contenuti da parte degli stessi è diventata di fondamentale importanza, in quanto ne ha da sempre decretato il successo o l'insuccesso. I produttori che cercano di ricreare un contenuto già esistente infatti devono fare i conti con questi elementi, in modo da non deludere i propri spettatori. In questa tesi analizzeremo proprio questi aspetti, soffermandoci sul romanzo di Umberto Eco "Il Nome della Rosa" e sulle rispettive trasposizioni. Nel 1986 infatti, il regista Jean-Jacques Annaud ha prodotto il film "The Name of Rose" e, ottant'anni dopo, nel 2019, Giacomo Battiato ha realizzato la rispettiva serie televisiva, in modo da riportare alla luce le principali vicende che Eco ha descritto nel suo capolavoro. Studieremo queste dal punto di vista semiotico, concentrandoci sul registro enunciazionale tipico del romanzo, e sulle isotopie tematiche e figurative, presenti in tutti e tre i prodotti. Osserveremo inoltre i "paratesti", di cui parla Genette, del promo e della sigla della serie televisiva, evidenziandone le caratteristiche e l'impatto che queste hanno avuto nei confronti del pubblico, il quale, con l'utilizzo dei social network, ha prodotto feedback positivi e negativi circa gli stessi. In ultima istanza comprenderemo il motivo per il quale la serie di Battiato ha subito un calo di share, subendo poi il passaggio dalla Rai all'universo Netflix.
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