Riassunto analitico
L’internazionallizzazione è divenuta ormai una strada obbligata per le imprese per poter sostenere la competizione in un contesto sempre più globale, la crescita, la capacità innovativa, la stessa sopravvivenza nel lungo periodo. Tuttavia, tale percorso non è privo di ostacoli. Per le imprese che non dispongono delle risorse e delle informazioni necessarie per cogliere opportunità di mercato, l’apertura ai mercati esteri non è una strategia facilemente percorribile. In particolare, le piccole e medie imprese si mostrano spesso carenti di capitale, finanziario e umano, da investire per intraprendere il processo di internazionalizzazione, laddove la mancanza di conoscenza di mercato rappresenta un ostacolo rilevante. Da qui, l’importanza del ruolo dei servizi reali all’internazionalizzazione strumenti di supporto al superamento delle barriere all’entrata nei mercati esteri in grado di fornire alle imprese quella conoscenza necessaria per affrontare il processo di internazionalizzazione. L’Export Temporary Manager si inserisce tra gli strumenti di supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Si tratta di una figura professionale esterna all’impresa, con determinate caratteristiche scelte in funzione delle problematiche da affrontare, che trasferisce conoscenze e competenze in suo possesso con continuità, gestendo le relazioni interne sempre nell’interesse dell’impresa. Obiettivo della ricerca è quello di comprendere come avviene il trasferimento di conoscenza tra l’impresa e l’export temporary manager. A tal fine è stata condotta un’indagine di tipo qualitativo, su un campione di imprese dell’Emilia Romagna che hanno partecipato al progetto Temporary Export Manager cordinato da PROMEC, azienda speciale della Camera di Commercio di Modena, costituita per rispondere alle esigenze delle aziende esportatrici della provincia.
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