Riassunto analitico
Questa tesi tratta innanzitutto dell’impatto della standardizzazione sull’economia moderna. Si evidenzia perciò il processo che porta alla definizione dello standard in seno agli enti di standardizzazione (le c.d. standard setting organizations o “SSO”). Si chiarisce dunque cosa si intenda per brevetto essenziale all’attuazione dello standard. (“standard essential patent” o “SEP”). Questi brevetti essenziali conferiscono un notevole potere di mercato al soggetto detentore, creando una forte tensione tra la facoltà per tale soggetto di sfruttare al massimo tale brevetto ed il diritto dei terzi produttori ed attuatori ad usufruire di tale brevetto. Al fine di evitare possibili abusi e pratiche anti-concorrenziali da parte del titolare del SEP, le SSO si sono dotate di regolamenti che contengono due prescrizioni fondamentali. Da un lato impongono un obbligo di divulgazione preventivo di tali brevetti possibilmente ritenuti essenziali (il c.d. obbligo di disclosure). Dall’altro prevedono l’impegno del titolare del SEP a concedere in licenza tale brevetto a condizioni FRAND (“Fair, Reasonable and Non-Discriminatory”). Si analizzano successivamente le condizioni a cui il SEP holder debba sottostare per richiedere un’azione inibitoria nei confronti dei presunti contraffattori. Su questo punto il focus va sulla sentenza HUAWEI v ZTE, la quale detta un iter specifico che il titolare del brevetto standard essential debba seguire per evitare di abusare della sua posizione dominante e cadere sotto l’articolo 102 del TFUE. In seguito, cerchiamo di comprendere le metodologie di calcolo della licenza FRAND, poiché non c’è mai stata chiarezza ed unità di visioni su questo tema né in giurisprudenza né in dottrina. Si cita dunque la sentenza Unwired Planet v Huawei (di aprile 2017), l’ultimo case law fondamentale sul tema, dettante una serie di criteri per il calcolo delle FRAND royalties.
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