Riassunto analitico
Il lavoro di questa tesi si inserisce in una serie di articoli del gruppo di Faglioni volti a determinare l'energia di violazione di parità in diverse biomolecole naturali chirali che possono aver avuto un ruolo fondamentale nell'origine della vita. Solo l'energia di violazione di parità, dovuta all'interazione debole tra elettroni e nucleoni, differenzia l'energia di due enantiomeri della stessa specie chirale e si è speculato che essa possa avere inciso agli albori della vita sull'affermazione dell'omochiralità diffusa in natura. I risultati ottenuti su polipeptidi, glucidi e acidi nucleici, pur indicando che la forma chirale naturale è favorita dalla violazione di parità, non possono confermare questa ipotesi in quanto l'entità della stabilizzazione è diversi ordini di grandezza inferiore a quanto richiesto per dominare su fluttuazioni termodinamiche casuali. In questo lavoro l'attenzione si è rivolta a stati stazionari di centri metallici enzimatici coinvolti in reazioni fondamentali per la vita. Anche in questo caso i valori ottenuti, pur essendo i maggiori calcolati a tutt'oggi per sistemi biologici, sembrano indicare che gli effetti della violazione di parità siano troppo piccoli per poter avere influito sulla scelta di omochiralità biologica.
|