Riassunto analitico
La presente tesi vuole esaminare le ragioni per cui le piccole-medie imprese (PMI) italiane attive nel settore agroalimentare dovrebbero considerare il Brasile come mercato target per l’export e gli investimenti. Con l’emergere del fenomeno della globalizzazione, le PMI si ritrovano ad assumere un ruolo sempre più decisivo sulla scena internazionale. Tuttavia, è necessario acquisire competenze sempre più specifiche per poter riuscire ad affrontare la concorrenza. Per poter essere competitive, le PMI italiane possono accedere ai mercati emergenti, in particolar modo ai paesi cosiddetti BRICS. Il loro grande potenziale di mercato e le riforme che hanno adottato recentemente per promuovere la liberalizzazione li rendono paesi estremamente attraenti per le imprese occidentali che vogliono espandere il proprio business. La presente ricerca si focalizza in particolar modo sul Brasile e le sue caratteristiche prendendo in analisi diversi aspetti che spaziano dalla geopolitica all’economia, dalla tecnologia all’ambiente per arrivare fino agli aspetti legali. Sebbene il Brasile sia un paese pieno di diseguaglianze e le sfide per entrare in questo mercato siano molteplici, è anche il paese che ospita la comunità italiana più grande di tutta l’America Latina. Per questo motivo, l’affinità culturale e linguistica tra il Brasile e l’Italia è sicuramente un asset che rende questo paese diverso dagli altri BRICS. Inoltre, la vastità del suo territorio apre innumerevoli possibilità alle imprese italiane che vogliono espandere la propria presenza all’estero. Considerando il settore di riferimento di questa ricerca, ovvero quello agroalimentare, l’Italia e il Brasile sono senza alcun dubbio due importanti fornitori a livello internazionale. I prodotti agroalimentari italiani sono estremamente apprezzati sui mercati esteri perché sono realizzati a partire da materie prime di qualità e sono il frutto di un prestigioso patrimonio gastronomico. Il Brasile è il paese che presenta il maggior numero di terre arabili al mondo e i recenti cambiamenti strutturali che hanno coinvolto il settore agroalimentare hanno permesso di mantenere alto il volume delle produzioni e di avere surplus produttivi consistenti da destinare all’export. Per approfondire l’andamento di mercato di questo settore sono stati utilizzati diversi database come le statistiche dell’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e gli strumenti per svolgere ricerche di mercato resi disponibili dall’International Trade Center e dall’Observatory of Economic Complexity. Nello specifico, sono stati analizzati i dati riguardanti gli investimenti nel settore alimentare e l’interscambio commerciale tra Italia e Brasile con un’attenzione particolare al mercato del pomodoro. Una PMI italiana che si è distinta per la sua capacità di raggiungere diversi mercati esteri è Coppola Foods, il cui core business è rappresentato dal pomodoro pelato. Fondata nel 1903 a Mercato San Severino, un piccolo centro nella provincia di Salerno, l’azienda è attualmente presente in più di 40 stati e il 98% della produzione viene esportata. Decisa ad espandersi in America Latina, nel 2015 l’azienda ha aperto una piattaforma di distribuzione in Brasile, gestita dall’imprenditore e restauratore italiano Andrea Carpentieri. Dall’intervista con Andrea sono emersi importanti dettagli sull’espansione dell’azienda in Brasile ed è stato possibile comprendere che le sfide di una PMI italiana attiva nel settore agroalimentare che vuole fare affari in Brasile sono tutt’altro che insuperabili.
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Abstract
This work aims at analyzing why Italian agri-food small and medium enterprises (SMEs) should consider Brazil as a target market for their exports and investments. With the rise of globalization, SMEs find themselves playing an increasingly important role on the international scene. However, being able to face international competition is a path full of obstacles, therefore, it is necessary to acquire specific competences. Accessing emerging market economies, and especially the so-called BRICS countries, is an opportunity that should definitely be seized. Their market potential and the recent policies these countries have adopted to promote economic liberalization make these territories extremely attractive for western countries to expand their business.
This thesis focuses, in detail, on Brazil and its peculiarities by analyzing different aspects including politics, economy, society, technology, environment and the legal framework. Despite being a country full of inequalities and challenges to face, Brazil hosts the biggest Italian community in Latin America and the cultural and linguistic affinity with Italy makes this country different from the other BRICS. Moreover, the size of this territory offers many possibilities to Italian SMEs willing to increase their presence abroad.
Considering the agri-food sector, which is the reference sector of this thesis, both Italy and Brazil are major international suppliers. Italian agri-food products are extremely appreciated on international markets because of the high quality of raw materials and the prestigious gastronomic heritage of the peninsula. Brazil is the largest country in the world in terms of arable land and the recent structural changes in the agri-food sector have allowed the country to keep high production rates and to have consistent production surpluses to export. By browsing different databases, namely Italian Trade Agency datasets, International Trade Center tools and the Observatory of Economic Complexity statistics, it was possible to export data about agri-food trade and investments between Brazil and Italy, with a particular focus on the tomato market.
An Italian SME that has distinguished itself for its ability to reach different foreign markets is Coppola Foods, whose core business revolves around processed and stored tomatoes. Established in 1903 in Mercato San Severino, a small village in the province of Salerno, the business is now present in over 40 countries worldwide and 98% of its production is exported abroad. Willing to establish its presence in Latin America, in 2015 the company set up a distribution platform in Brazil, headed by the entrepreneur Andrea Carpentieri. An interview with him revealed several insights about the expansion of the business in Brazil and made it possible to understand that the main challenges of an Italian agri-food SME doing business in Brazil are anything but insurmountable.
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