Riassunto analitico
L’ elaborato approfondisce l'evoluzione della vittimologia, la sua influenza sul sistema giudiziario italiano e l'implementazione della giustizia riparativa attraverso la Riforma Cartabia. La vittimologie è emersa alla fine degli anni '40 come risposta all'interesse crescente per il ruolo della vittima nella dinamica criminale. Questa disciplina, nata in seguito alle teorie della Scuola Positiva e agli studi di Lombroso, si focalizza sull'analisi dell'incidenza della vittima nella genesi e nello svolgimento del crimine. Il termine "vittimologia" fu coniato nel 1949 da Fredric Wertham, che ne fu pioniere insieme a Mendelsohn e Von Hentig, che fu il primo a creare una classificazione delle vittime, identificando caratteristiche personali, fisiche, psicologiche e sociali che predispongono al crimine. Queste categorie hanno aiutato a classificare le vittime in base alla loro relazione con il crimine e hanno contribuito alla prevenzione della vittimizzazione. La vittimologia ha ricevuto riconoscimenti internazionali attraverso simposi e fondazioni di società dedicate a questo campo, in particolare con i primi interventi legislativi fino all’emanazione della direttiva 2012/29/UE che ha influenzato le normative europee e internazionali, compresa quella italiana. Questa direttiva ha riconosciuto le garanzie, i diritti minimi processuali e la protezione della vittima nel sistema penale italiano. Nell’elaborato verrà esaminato il ruolo della vittima nel sistema penale italiano, evidenziando come la direttiva dell'UE abbia influenzato il sistema giudiziario e mettendo in luce come le caratteristiche soggettive della vittima possano influenzare le decisioni giudiziarie. Infine, si affronterà il concetto di giustizia riparativa, che mira a riparare i danni subiti dalla vittima andando oltre il semplice risarcimento e la legge n. 134/2021, c.d. Riforma Cartabia, che per la prima volta fornisce una disciplina organica della giustizia riparativa in Italia, definendo i principi, gli obiettivi, i programmi e le condizioni di accesso, con particolare attenzione alla mediazione penale.
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