Riassunto analitico
La recente crisi ha disvelato la necessità di individuare una serie di strumenti che possano venire in aiuto in caso di crisi di un intermediario finanziario. Il presente studio è preceduto da un primo capitolo volto a riflettere sulla banca in quanto impresa, a definirne la natura, nonché la ragione di esistenza. L'ultimo paragrafo di questa prima parte risponde all'interrogativo di determinare quando e se una banca debba essere preservata dal fallimento, a causa ora della propria rilevanza, ora della propria dimensione. Il secondo capitolo si occupa invece di effettuare un "excursus" fra il groviglio di normative ora vigenti in materia prudenziale, e di individuare i principali strumenti di cui si dispone ove la situazione patrimoniale, manageriale, organizzativa risulti notevolmente incrinata. Non è raro che si verifichino contemporaneamente queste tre condizioni: l’una è fortemente correlata all’altra. In particolare, in questa parte, si è cercato di riflettere su quali siano le tappe e le ragioni che hanno spinto l’Unione a protendere per un cambio di paradigma, che consiste non altro che nel passaggio fra salvataggio pubblico (bail-out) e bail-in. Il terzo capitolo vuole essere infine una riflessione su di un caso tristemente noto, non ancora pienamente risolto, di un intermediario di importanza fondamentale nel sistema economico italiano, quale è il Banco di Siena. Seguono infine alcune riflessioni sulle prospettive future in ambito di risoluzione e proposte in merito.
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