Riassunto analitico
L’idea da cui parte questo lavoro è stata quella di analizzare come il novellato articolo 644 c.p. abbia cambiato il concetto di reato d’usura introducendo la fattispecie di “usura bancaria” e le sue conseguenze. Nei fatti questo ha spostato l’oggetto di tutela penale dal patrimonio personale del soggetto passivo alla regolamentazione del mercato del credito. A fronte della generale percezione del fenomeno “usura bancaria” come di un elemento di grande rilevanza per l’elevato numero di presunti reati commessi, si è voluto provare a verificare se questa percezione corrisponde al vero. Dopo aver analizzato la normativa introdotta dalla legge 108/1996 e le sue modalità di attuazione e le relative modificazioni avvenute nel tempo sino ad arrivare alla situazione attuale è stata svolta una ricerca sull’attività dell’Arbitrato Bancario Finanziario volta a mettere in luce l’aspetto quantitativo del fenomeno. Per fare questo sono stati individuati quanti reclami per usura sono stati inoltrati da parte dei clienti delle banche e delle finanziarie all’ABF e conseguentemente al giudizio dell’Arbitrato Bancario Finanziario in quanti casi sia stato rilevato il reato d’usura bancaria. La conclusione è stata che solamente lo 0,085% delle controversie sottoposte al giudizio dell’ABF si è concluso con l’accertamento di usura, includendo anche i casi di usura sopravvenuta. Sicuramente non è stato possibile alla luce di questi dati definire il fenomeno dilagante e di grandi proporzioni.
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