Riassunto analitico
Nel 2014, l’Unione Europea e gli Stati membri del G8 hanno imposto una serie di sanzioni contro la Federazione Russa, a seguito dell’annessione illegale della Penisola di Crimea e della città di Sebastopoli. Tale evento ha indebolito le relazioni tra la Russia e gli Stati che hanno imposto le sanzioni. Ciononostante, la Russia e l’Italia hanno mantenuto solide relazioni bilaterali sia in ambito economico sia culturale. L’obiettivo di questa tesi è studiare l’impatto che le sanzioni hanno avuto sulle relazioni economiche tra l’Italia e la Federazione Russa. Il primo capitolo analizza gli accordi economici e politici tra l’Unione Europea e la Federazione Russa. In particolare, si occupa della bilancia dei pagamenti sia dell’Italia sia della Russia e ne approfondisce l’interscambio, basato sull’esportazione del Made in Italy, la presenza di aziende italiane in Russia e l’importazione di gas dalla Russia. Il secondo capitolo è composto dalle ragioni storiche e politiche che si celano dietro l’imposizione delle sanzioni economiche e i maggiori tipi di sanzioni (misure diplomatiche, misure restrittive individuali e sulla cooperazione economica) e controsanzioni russe (Import Substitution Policy e l’embargo russo). Inoltre, tale capitolo enfatizza la posizione dell’UE e dell’Italia riguardo alle misure restrittive e alle controsanzioni russe. Nei capitoli sopra menzionati, questo studio ha utilizzato diversi dati economici raccolti dal Parlamento Europeo, ISPI, Eurostat, ICE, InfoMercatiEsteri e OEC. Il terzo e il quarto capitolo consistono nel lavoro di ricerca della tesi. Questi ultimi si ripropongono di ricostruire l’impatto che le sanzioni e le controsanzioni hanno avuto sia in Italia sia in Russia. In particolare, il terzo capitolo presenta un’analisi della stampa economica russa sul tema delle sanzioni e delle controsanzioni, proponendo una lettura critica che tenga conto della particolarità di un paese in cui la libertà di stampa è considerata a rischio. Al fine di perseguire tale obiettivo, sono stati analizzati diversi articoli, la maggior parte di essi sono stati forniti dall’Ambasciata Italiana a Mosca. Infine, l’ultimo capitolo enfatizza gli effetti delle sanzioni in Italia, in particolare, il passaggio dal Made in Italy al Made with Italy. Inoltre, il lavoro di tesi include alcune interviste sia agli imprenditori russi sia alle aziende italiane che esportano in Russia, dando prova dell’effetto che le sanzioni hanno avuto in Italia.
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Abstract
In 2014, the European Union and the G8 Member States imposed several sanctions against the Russian Federation after its illegal annexation of the Crimean Peninsula and the city of Sevastopol. This event has undermined the relations between Russia and the States imposing these sanctions. Nevertheless, Russia and Italy have maintained strong economic and cultural bilateral relations.
This dissertation aims to study the impact that sanctions have on the economic relations between Italy and Russia. The first chapter analyses the economic and political agreements between the European Union and the Russian Federation. In particular, it focuses on both Italy’s and Russia’s balance of payments and the deepened interchange between the two countries, which is based on the exports of Made in Italy, the presence of Italian businesses in Russia and the gas imports from Russia. The second chapter comprises of the historical and political reasons behind the imposition of the economic sanctions and what types of them exist (diplomatic measures, individual restrictive measures and restrictions on economic cooperation) and Russian counter-sanctions (Import Substitution Policy and Russian embargo). Furthermore, it emphasises the EU’s and Italy’s positions on these restrictive measures and Russian counter-sanctions. In these chapters, this study has used several economic data collected from the European Parliament, ISPI, Eurostat, ICE, InfoMercatiEsteri and OEC. The third and fourth chapters represent the research work of the dissertation. They are intended to reconstruct the impact that sanctions and counter-sanctions had on both in Italy and Russia. In particular, the third chapter presents an analysis of Russian economic-related press on the issue of sanctions and counter-sanctions, by a way of critical reading, which takes into account the limited and high-risk Russia press freedom. In order to achieve this objective, several articles were analysed, the majority of which have been provided by the Italian Embassy to Moscow. Finally, the last chapter emphasises the effects of sanctions on Italy, mainly, the shift from Made in Italy to Made with Italy. Furthermore, this study also includes some interviews with both Russian entrepreneurs and Italian businesses exporting to Russia, which have demonstrated whether or not these sanctions have been effective in Italy.
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