Riassunto analitico
Il mercato internazionale dei calciatori sta attraversando un periodo di profondo cambiamento. Non a caso a partire dal 2013, anno dopo anno si registrano cifre record per la compravendita dei cartellini dei calciatori. I giocatori di primissimo livello giustificano il loro prezzo record non solo per le loro prestazioni sportive, ma soprattutto per i ricavi derivanti dal merchandising e dal marketing che riescono, almeno in parte, ad ammortizzare la cifra spesa. Questo susseguirsi di cifre record però, ha influenzato tutto il mercato, infatti si registra un aumento considerevole non soltanto per i calciatori di primissima fascia ma anche per tutti gli altri giocatori. Di conseguenza anche il prezzo di calciatori di fascia medio/bassa ha registrato un considerevole aumento. Tale categoria di giocatori però non incrementa i ricavi delle società attraverso il merchandising o marketing. La causa principale alla base di questa forte crescita si può ricondurre ad un considerevole aumento nell’interesse ad investire nel mondo del calcio da parte di investitori extra-europei. Non a caso negli ultimi anni si registrano sempre più società sportive in mano ad imprenditori asiatici, statunitensi o arabi. L’aumento improvviso dei prezzi si registra soprattutto per i calciatori più giovani, poiché le loro prestazioni sportive, se dovessero migliorare nel tempo, comporterebbero un incremento considerevole del valore e da una loro futura rivendita, si ricaverebbe una cospicua plusvalenza. Queste strategie di investimento sono molto attuate da diverse società sportive che si possono considerare degli speculatori a caccia di giocatori da valorizzare e rivendere a cifre più esose. Questi avvenimenti hanno provocato negli ultimi dodici anni, un considerevole aumento della domanda di giocatori e, di conseguenza, del prezzo del loro cartellino. Tale incremento però non si registra in proporzione con i fatturati delle società italiane ad esempio, che a differenza di quelle inglesi, hanno ricavi sicuramente inferiori e inoltre hanno situazioni patrimoniali e finanziarie decisamente meno rosee. Di conseguenza le nostre società sportive che decidono di allestire una squadra competitiva devono adeguarsi ai prezzi attuali e molto spesso sono costrette ad accrescere l’indebitamento. Non a caso negli ultimi anni, soprattutto in Italia, vedono aumentare i casi di fallimento di società calcistiche di piccole/medie dimensioni. Questo fenomeno mostra le classiche caratteristiche della bolla speculativa e di conseguenza, se dovesse arrivare a tal punto da scoppiare, provocherebbe una crisi finanziaria che potrebbe estendersi anche a società di maggiore calibro, alle banche e su tutto il sistema macroeconomico. In questo lavoro, si analizza innanzitutto il quadro teorico di riferimento sul tema delle bolle speculative prendendo in analisi le principali bolle nella storia economica per studiare eventuali analogie e differenze. Successivamente, si analizzano i principali test utilizzati per verificare la sussistenza di una bolla speculativa. Tra i vari test analizzati, quello considerato più appropriato per valutare serie storiche di dati è il test di Chow. Con il Chow test è immediato individuare un break strutturale perché la retta di regressione subisce una separazione, e cioè una rottura, che indica il punto di divisione dell’insieme dei dati analizzati. Una volta applicato il test alla nostra serie di dati, se dovesse dare esito positivo, si valuteranno le possibili cause che provocherebbero uno scoppio di tale bolla speculativa e quali potranno essere le possibili conseguenze sull’economia generale.
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