Riassunto analitico
In questo scritto ho cercato di focalizzare l’attenzione sulla situazione attualmente in vigore nella regione Emilia-Romagna in merito al tema del CLIL (Content and Language Integrated Learning), ovvero l’insegnamento di una materia in lingua straniera, focalizzandomi sulle scuole secondarie superiori. Il tema è stato inizialmente trattato partendo da una panoramica generale sul CLIL, cosa lo definisce tale e quali sono le ragioni che spingono i docenti a compiere una scelta didattica di questo tipo. Brevi cenni sono stati forniti altresì sulla storia del CLIL, che pur essendo un fenomeno relativamente recente, fonda le sue radici in sperimentazioni antiche. Successivamente sono passata alle normative che si sono succedute nel regolare la sua adozione nelle scuole, in Europa in primo luogo e successivamente in Italia. Ho ritenuto importante soffermarmi anche sull’utilizzo dei media nelle esperienze CLIL in Italia in quanto è il concetto stesso di “lezione” ad essere rivoluzionato e con sé anche gli strumenti che ne permettono l’evoluzione. Sono stati in seguito analizzati in dettaglio tre esempi di istituti della nostra realtà locale che hanno proposto progetti CLIL nelle loro classi, tutti sorretti da esempi pratici di quanto fornito in aula: struttura del progetto, fasi di progettazione, fasi di svolgimento, esercizi e simulazioni avvenute in aula, considerazioni finali. Non si è mancato per ognuno di essi di presentare soprattutto la struttura del progetto e ciò che è stato il riscontro degli studenti. Grazie alla preziosa collaborazione di due docenti che hanno preso parte ad uno dei progetti analizzati, è stata svolta e qui riportata un’intervista che svela i retroscena dell’esperienza vissuta da loro stesse in aula. Infine si è sviluppata una riflessione sul ruolo del CLIL nelle scuole e nell’istruzione come mezzo di rinnovamento per l’apprendimento, concludendo con alcune domande su quale sarà il suo futuro in vista di una normativa che lo rende obbligatorio a partire dal prossimo anno scolastico.
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Abstract
In this writing, I aimed to focus the attention on the current situation in the Emilia-Romagna region in Italy and especially at secondary schools about the CLIL (Content
and Language Integrated Learning) issue, which refers to the learning of a subject
through a foreign language. Firstly, the subject has been set on a general overview on CLIL, what it is and what are the main raisons why teachers choose this teaching
approach. Some brief mentions have been given also on the CLIL history, a quite recent phenomenon which however is based on different experiences from the far past. Secondly, I have shifted the focus on the laws that have moderated the CLIL
adoption in schools, both in Europe and in Italy. Furthermore, I have considered the
importance of stressing on the mass media use during CLIL experiences in Italy, as
it is a revolution in the concept of “lesson” itself and within the use of technological
tools as a support. A further deep analysis concerns three examples of schools in the
local area, which provided CLIL projects in their classrooms. Every experience is
strengthened by applied examples actually worked out in class: the project structure and
its consequential steps, the elaboration and development stages, the exercises and role-
plays experienced in classroom, the final observations. Besides, in every experience
I have always included the different stages of the project structure and the students’
feedback. Thanks to the valuable collaboration of two professors who took part in one
of the analysed projects, an interview about the behind-the-scenes experience took
place and it is here reported. Lastly, I have developed a final consideration on the role
of CLIL in schools and in education in general as a means of learning innovation. In
conclusion, I have raised some questions on the CLIL future in reference to the latest
law that makes CLIL compulsory starting from the next academic year.
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