Riassunto analitico
Introduzione: negli ultimi anni si è assistito ad uno sviluppo della ricerca clinica che rende necessaria la costituzione di un team multiprofessionale dedicato e qualificato che sia composto da vari professionisti sanitari. Inoltre, figure come lo Study Coordinator e l’infermiere di ricerca, un tempo non di uso comune in Italia, stanno iniziando ad affermarsi progressivamente grazie anche alla normativa vigente (determina AIFA n. 809/2015 e la Legge Lorenzin 3/2018). Scopo: l’obiettivo principale di questo progetto si applica attraverso la creazione e lo sviluppo di disegno di una rete di riferimento della ricerca all’interno dell’azienda USL di Modena, costituita da diverse figure professionali, con l’intento di favorire le attività di ricerca a livello dipartimentale. Metodo: La proposta progettuale è stata presentata presso la direzione generale dell’azienda USL di Modena nel febbraio del 2022 e, successivamente, è stata illustrata alla direzione in corso di collegio di direzione in data 18 maggio 2022, ottenendone l’avvallo da parte della direzione aziendale stessa. Il progetto viene suddiviso in tre parti: la prima parte ha avuto inizio ad ottobre 2022, tramite il reclutamento di 60 professionisti sanitari di differenti figure professionali, le quali, sono stati inserite all’interno di un corso di formazione multi modulare sulla ricerca che si è sviluppato in 4 giornate, fornendo le basi teoriche della ricerca. La seconda fase ha avuto inizio a maggio del 2023, in cui hanno preso parte 35 professionisti. Questa fase prevedeva una formazione sul campo (FSC) complessiva di 32 ore, con creazione di 5 micro-gruppi di ricerca e sviluppo di “lettere di intenti” (LOI) da parte dei partecipanti di ogni gruppo, sostenendo i professionisti nella stesura di un protocollo di ricerca, dando così l’opportunità di partecipare ad un bando pubblico competitivo per le proposte di ricerca (premio Piemonte – Innovazione e Sviluppo). La terza ed ultima fase formativa, definita di “life long learning”, prevista per il 2023, avrà inizio subito dopo la creazione della rete dei referenti della ricerca. In questa fase viene previsto il modello “learning by doing” con apprendimento tramite esperienza e FSC. Conclusioni: creare una rete di referenti della ricerca, che sia in grado di veicolare la comunicazione tra i vari professionisti, oltre a favorire la ricerca, potrà permettere anche di valorizzare le diverse figure professionali al loro interno, dando a loro la possibilità di giocare un ruolo fondamentale, fornendo così un’assistenza basata sulle migliori evidenze scientifiche.
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