Riassunto analitico
Sono passati 45 anni dal lontano 1978, anno in cui venne istituito il Sistema Sanitario Nazionale a favore della tutela della salute del cittadino. Nel susseguirsi degli anni e della legislazione il dialogo fra ospedale e territorio si è arricchito sempre più, talvolta colorandosi di collaborazioni proficue altre di disaccordi più o meno evidenti. Ancora oggi, frequentemente, le dimissioni dall’ospedale verso strutture esterne quali le CRA (Casa Residenza per Anziani) risultano carenti di informazioni fondamentali o, viceversa, si tende ad occupare il Pronto Soccorso con invii dalle CRA del tutto prevenibili e gestibili sul territorio. È innegabile, quindi, che il dialogo tra questi due setting assistenziali debba essere migliorato affinché il paziente possa esser preso in carico in modo più efficace ed efficiente, garantendo un approccio olistico. Nel 2022, con il DM 77, viene intrapreso formalmente un percorso di potenziamento dei servizi territoriali, fortemente abilitato dalle tecnologie digitali. Coerentemente con i principi e le metodologie definite dal quest'ultimo, è importante intraprendere una strada verso una Transitional Care di qualità, efficace e proficua in grado di soddisfare la continuità informativa ed operativa del paziente, la maggior parte delle volte anziano ed istituzionalizzato, che si trova a spostarsi dall’ospedale al territorio (e viceversa). A tale scopo risulta fondamentale quindi per le Aziende Sanitarie avvalersi di sistemi software ed infrastrutture che consentano una pianificazione dei momenti di passaggio del paziente fra i vari setting assistenziali. Già nel 2018 l’Azienda USL di Modena aveva proposto il progetto CRAPSOS, orientato ad una strutturazione e razionalizzazione della transizione di cure fra ospedale e CRA; tuttavia, a causa degli eventi pandemici del 2020-2023 e di altre criticità dovute all’applicazione dello stesso nella pratica quotidiana, esso non aveva trovato il successo atteso. Oggetto della tesi è l’esposizione del progetto CRAPSOS 2.0, che mutuando gli obiettivi e la filosofia del precedente progetto, declina lo spirito di una Transitional Care efficiente, avvalendosi maggiormente della tecnologia digitale, perseguendo la continuità informativa ed operativa durante le fasi di passaggio fra ospedale e territorio. La miglior continuità di cure tra i due setting assistenziali viene resa possibile tramite una più completa adozione delle tecnologie informatiche in sanità, in particolare attraverso un uso più completo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), peraltro oggetto di rinnovo e potenziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il quale diventa parte integrante e cardine di CRAPSOS 2.0. Partendo da un’analisi della letteratura, valutando i punti critici del progetto CRAPSOS (2018) e le principali normative vigenti, con particolare attenzione a quella sul trattamento dei dati personali (GDPR), è stato ideato e progettato il percorso CRAPSOS 2.0 al fine di favorire la miglior continuità informativa ed operativa fra ospedale e territorio. Sono state valutate le variabili sociali, culturali, strumentali, organizzative e di risorse umane utili e necessarie alla progettazione di CRAPSOS 2.0. Sono stati utilizzati strumenti quali Pestel Analysis, SWOT, profilo di posto e tabella GANTT per fornire metodo e rigore alla progettazione. L’obiettivo della tesi è proporre un modello operativo (CRAPSOS 2.0) che favorisca la continuità operativo ed informativa nell’ambito della Transitional Care fra ospedale e territorio, attraverso l’adozione degli strumenti e delle tecnologie informatiche in sanità. Ulteriori obiettivi che tale modello si pone sono quelli di: garantire la miglior continuità di cure per il paziente, ridurre gli accessi prevenibili in Pronto Soccorso ed i costi in ambito sanitario ad esso correlati.
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Abstract
Sono passati 45 anni dal lontano 1978, anno in cui venne istituito il Sistema Sanitario Nazionale a favore della tutela della salute del cittadino. Nel susseguirsi degli anni e della legislazione il dialogo fra ospedale e territorio si è arricchito sempre più, talvolta colorandosi di collaborazioni proficue altre di disaccordi più o meno evidenti. Ancora oggi, frequentemente, le dimissioni dall’ospedale verso strutture esterne quali le CRA (Casa Residenza per Anziani) risultano carenti di informazioni fondamentali o, viceversa, si tende ad occupare il Pronto Soccorso con invii dalle CRA del tutto prevenibili e gestibili sul territorio. È innegabile, quindi, che il dialogo tra questi due setting assistenziali debba essere migliorato affinché il paziente possa esser preso in carico in modo più efficace ed efficiente, garantendo un approccio olistico. Nel 2022, con il DM 77, viene intrapreso formalmente un percorso di potenziamento dei servizi territoriali, fortemente abilitato dalle tecnologie digitali. Coerentemente con i principi e le metodologie definite dal quest'ultimo, è importante intraprendere una strada verso una Transitional Care di qualità, efficace e proficua in grado di soddisfare la continuità informativa ed operativa del paziente, la maggior parte delle volte anziano ed istituzionalizzato, che si trova a spostarsi dall’ospedale al territorio (e viceversa). A tale scopo risulta fondamentale quindi per le Aziende Sanitarie avvalersi di sistemi software ed infrastrutture che consentano una pianificazione dei momenti di passaggio del paziente fra i vari setting assistenziali. Già nel 2018 l’Azienda USL di Modena aveva proposto il progetto CRAPSOS, orientato ad una strutturazione e razionalizzazione della transizione di cure fra ospedale e CRA; tuttavia, a causa degli eventi pandemici del 2020-2023 e di altre criticità dovute all’applicazione dello stesso nella pratica quotidiana, esso non aveva trovato il successo atteso. Oggetto della tesi è l’esposizione del progetto CRAPSOS 2.0, che mutuando gli obiettivi e la filosofia del precedente progetto, declina lo spirito di una Transitional Care efficiente, avvalendosi maggiormente della tecnologia digitale, perseguendo la continuità informativa ed operativa durante le fasi di passaggio fra ospedale e territorio. La miglior continuità di cure tra i due setting assistenziali viene resa possibile tramite una più completa adozione delle tecnologie informatiche in sanità, in particolare attraverso un uso più completo del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), peraltro oggetto di rinnovo e potenziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il quale diventa parte integrante e cardine di CRAPSOS 2.0. Partendo da un’analisi della letteratura, valutando i punti critici del progetto CRAPSOS (2018) e le principali normative vigenti, con particolare attenzione a quella sul trattamento dei dati personali (GDPR), è stato ideato e progettato il percorso CRAPSOS 2.0 al fine di favorire la miglior continuità informativa ed operativa fra ospedale e territorio. Sono state valutate le variabili sociali, culturali, strumentali, organizzative e di risorse umane utili e necessarie alla progettazione di CRAPSOS 2.0. Sono stati utilizzati strumenti quali Pestel Analysis, SWOT, profilo di posto e tabella GANTT per fornire metodo e rigore alla progettazione. L’obiettivo della tesi è proporre un modello operativo (CRAPSOS 2.0) che favorisca la continuità operativo ed informativa nell’ambito della Transitional Care fra ospedale e territorio, attraverso l’adozione degli strumenti e delle tecnologie informatiche in sanità. Ulteriori obiettivi che tale modello si pone sono quelli di: garantire la miglior continuità di cure per il paziente, ridurre gli accessi prevenibili in Pronto Soccorso ed i costi in ambito sanitario ad esso correlati.
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