Riassunto analitico
Ventilazione non invasiva (NIV) è il termine utilizzato per indicare la pratica medica di ventilazione meccanica di un paziente che avviene senza l’utilizzo di una via aerea artificiale invasiva come ad esempio l’intubazione. Oggi è largamente utilizzata come supporto ventilatorio per quei pazienti che presentano difficoltà respiratorie acute o croniche. Affinché tale terapia risulti efficace è fondamentale che vi sia un’ottima adesione all’interfaccia dispositivo-paziente. Se nelle maschere total-face o facciali la tenuta è garantita da un cuscinetto in grado di adattarsi alla conformazione del volto del paziente, nel caso dei caschi la tenuta si ottiene attraverso un collare di forma tronco-conica in grado di adattarsi perfettamente alla base del collo. Ad ogni modo non è sempre facile garantire la tenuta del dispositivo specie nei casi di insufficienze respiratorie acute in cui si ricorre ad una maggiore pressione di ventilazione. Questo è vero nel caso delle maschere facciali in cui il problema viene risolto agendo sulle cinghie di supporto del dispositivo le quali devono garantire una maggiore forza di serraggio. Nel caso del casco, invece, la tenuta è sempre mantenuta anche ad alte pressioni e in presenza di anatomie difficili. Infine, contrariamente a quanto accade nel caso delle maschere facciali, impiegando il casco, il rischio di insorgenza di lesioni da pressione è minore, anche a seguito di terapie prolungate in cui il paziente indossa il dispositivo per lunghi periodi. Se da un lato è necessario rendere ciascun dispositivo il più possibile conforme alla geometria del volto o del collo con il quale esso dovrà interfacciarsi, e questo è possibile solo se viene resa disponibile una gamma di prodotti di taglie diverse, il fine ultimo delle aziende che operano nel settore biomedicale rimane quello di standardizzare i dispositivi. Partendo dalle specifiche di prodotto fornite da Intersurgical, azienda per la quale è stata condotta questa ricerca, è stato ricercato un materiale polimerico a memoria di forma commerciale per poter realizzare il collare tronco-conico alla base del casco; ciò porterebbe al duplice vantaggio di ridurre le taglie senza comprometterne la tenuta e di facilitare gli operatori sanitari nell’applicazione del casco sul paziente. Definite le specifiche del materiale, a seguito di una approfondita ricerca bibliografica, si è giunti all’individuazione di un poliuretano che non richiedesse alcun trattamento preliminare prima di poter essere programmato. I campioni, ottenuti per stampaggio ad iniezione e per stampaggio a compressione, sono stati analizzati mediante tecniche convenzionali utilizzate per lo studio dei materiali polimerici, tra cui DSC e DMA, al fine di verificare le specifiche dichiarate nella scheda tecnica del materiale. Inoltre le proprietà a memoria di forma del materiale sono state caratterizzate e in particolare è stata studiata l’influenza delle variabili di processo sul recupero della forma stessa. Una volta validato il materiale dal punto di vista delle sue proprietà di recupero della forma si è infine passati alla realizzazione di un prototipo semplificativo, ma al tempo stesso funzionale e rappresentativo, al fine di verificarne in maniera qualitativa l’applicabilità nel mondo industriale.
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