Riassunto analitico
Tramite questa tesi si è cercato di offrire una visuale quanto più chiara possibile di un fenomeno molto diffuso tra le aziende al giorno d’oggi, il reshoring. Si tratta di una strategia aziendale che implica la decisione delle imprese di riportare in patria alcune attività che erano state precedentemente trasferite all’estero. Questo fenomeno ha attirato l’attenzione della letteratura economica, specialmente negli ultimi anni, visto il numero crescente delle imprese che hanno scelto di invertire le proprie scelte di location; nonostante il successo di questa strategie i dati sono imprecisi, scarsi e di natura aneddotica. Ciò è dovuto al fatto che i manager delle aziende sono riluttanti a fornire questo genere di decisioni che implicano errori alla base di strategie di offshoring precedenti. L’offshoring risulta essere il presupposto base per la strategia che stiamo analizzando, comportando il trasferimento di attività più o meno importanti per la compagnia ad di fuori dei confini nazionali. Il successo di questa strategia è dovuto alla diffusione delle globalizzazione, processo caratterizzato da profonde innovazioni rispetto al passato; tra di esse possiamo riscontrare un indebolimento delle barriere dei vari paesi grazie alla liberalizzazione dei mercati, la diffusione di nuove e più sviluppate tecnologie di comunicazione e una maggiore facilità nel trasporto da una parte all’altra del mondo di prodotti e forza lavoro. Una delle decisioni più complicate per i manager è quella della scelta di location ottimale: occorre infatti analizzare a fondo il territorio economico, politico e sociale di uno stato prima di investire. Quando le caratteristiche di un paese non vengono studiate correttamente oppure si modificano nel tempo, occorre a volte rivedere le scelte di location e in alcuni casi, riportare le attività in patria, dando vita a strategie di reshoring o backshoring. I paesi che si mostrano più partecipi in questo processo sono Stati Uniti, Germania e Italia che rimpatriano la produzione dall’Asia e specialmente dalla Cina. Le motivazioni indicate dalle aziende che fanno reshoring sono pressoché simili in tutto il mondo e al primo posto si trovano i drivers di costo; l’offshoring infatti comporta molto spesso elevati costi di logistica e un alto tasso di crescita del costo del lavoro annuo in paesi low cost. In seguito si trova anche la difficoltà di reperire personale qualificato, la promozione di leggi e sussidi per incoraggiare le aziende a investire in patria, il rischio legato alla volatilità del tasso di cambio della moneta estera e la necessità di proteggere la proprietà intellettuale. I manager devono sempre tenere in conto la prospettiva del consumatore; infatti, mente l’offshoring viene considerato altamente antipatriottico in quanto comporta la perdita di posti di lavoro in patria e una diminuzione della produttività domestica, il reshoring viene visto di buon occhio dai cittadini in quanto può risanare la disoccupazione domestica e migliorare le condizioni del paese. Grazie all’analisi svolta per la stesura di questa tesi, tramite un questionario di tre tipologie a seconda delle motivazioni indicate dalle aziende compilato da 250 rispondenti, si è studiato l’atteggiamento degli individui nei confronti di un’azienda che fa reshoring. In particolare, tre fattori influiscono sul comportamento del pubblico; essi sono il loro grado di patriottismo, la valutazione generale delle strategie di reshoring e la valutazione delle motivazioni indicate dai manager per la decisione di invertire la scelta di location. Queste variabili non possono essere considerati individualmente in quanto interagiscono nella mente del consumatore andando a determinare le sue risposte e reazioni.
|
Abstract
The purpose of this thesis is to offer an extensive view of a very diffused phenomenon between the companies today, that is reshoring. It is a business strategy that implies the decision to bring activities that were transferred outside of the national borders back home. This process earned the attention of the business literature, especially in the last decades, due to the increasing number of companies that chose to invert their location decisions; despite the success of this strategy, data are incomplete, scares and anecdotal. This is probably caused by the reluctance of the managers to provide critical information that implies management errors in the precedent offshoring decision. Offshoring is the important prerequisite to the strategy we are focusing on now, and it involves the relocation of companies activities outside the national boundaries. The success of offshoring is caused by the diffusion of globalisation, a process characterized by some massive innovations; between them we can identify a weakening of the barriers in the different countries thanks to the liberalization of the markets, the diffusion of new and developed communication technologies and greater capacities to transfer products and workforce all around the world. One of the most difficult decisions for the managers is to choose the optimal location: it is necessary to analyse accurately the economic, political and social environment before investing in that place. When the features of a country are not carefully estimated or they change in time, in may be necessary to reassess the location decisions and, in some cases, to bring the activities back home, giving birth to reshoring or backshoring strategies. The main countries that take part of this phenomenon are the United States of America, Germany and Italy that bring production back from Asia and especially China. The motivations indicated by the companies that are reshoring are similar between the companies all over the world and at the first place we can find cost drivers; offshoring requires high logistic costs and the increase of the cost of the jobs is very high in low cost countries per year. Then, we have also the lack of qualified personnel, the creation of favourable laws and subsidies to encourage the companies to invest in the home country, risks linked to the volatility of the currency in foreing countries and the need to protect a company’s intellectual property. The managers need to take into account the consumer’s point of view; in fact, while offshoring is seen as an unpatriotic strategy, since it reduces the number of jobs and reduces the productivity of a country, reshoring is well-considered from the public because it can heal domestic unemployment and improve the situation in the home country. The survey conducted for this thesis, thanks to a questionnaire of three different kinds according to the different motivations indicated by the companies filled out by 250 respondents, helped in the study of the consumer’s attitude towards firms that are reshoring their activities. In particular, three variables are to be taken into account: the degree of patriotism of the subjects, their general consideration of reshoring and their evaluation of the companies’ reasons to reshore. These factors are not to be considered individually; to understand the behaviour of a consumer, it is helpful to see how they interact in the client’s mind.
|