Riassunto analitico
La tesi si propone di trattare la materia del turismo da tre punti di vista: quello dell'Unione Europea e all'interno dell'ordinamento italiano dal punto di vista dello Stato e da quello delle Regioni. L’elaborato parte dal significato stesso della parola “turismo” e dalla definizione che l’Organizzazione Mondiale del Turismo ne ha dato, e che l’Unione europea ha da questa ripreso. Successivamente passo ad un breve excursus storico che ripercorre le tappe maggiormente significative nell’evoluzione del turismo dal mondo classico, passando per il Grand Tour, in voga tra i giovani aristocratici del ‘700, fino ad arrivare ai giorni nostri con il turismo di massa. Di seguito è stato analizzato il settore del turismo in ambito europeo dai primi atti adottati dalla Commissione europea negli anni ’80, fino alle Convenzioni di Maastricht, Amsterdam, Nizza, Roma e infine quello di Lisbona, che ha introdotto all’interno del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea l’art. 195 che ha consacrato il turismo come settore di primaria importanza sia dal punto di vista economico che sociale. Già prima dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l’Unione europea aveva riservato una certa attenzione al turismo e aveva adottato iniziative volte ad incentivare lo sviluppo del settore allo scopo di promuovere i flussi turistici, aumentare l’occupazione e rafforzare il senso d’identità europea tra i Paesi membri. Tali iniziative riguardano i numerosi campi in cui il turismo si snoda: turismo accessibile, turismo sostenibile, il trasporto aereo e ferroviario, il turismo costiero. A livello nazionale, a seguito della revisione del titolo V della Costituzione, la competenza legislativa in materia di turismo è affidata in via residuale, e quindi esclusiva, alle Regioni, contrariamente a quanto disposto in passato, dove la competenza era concorrente. Ciò però non permette allo Stato di adottare linee di indirizzo unitarie e garantire un assetto organico al settore. È dunque auspicabile una collaborazione tra Stato e Regioni in modo che possano di concerto scegliere una direzione comune che soddisfi gli interessi di entrambi. Infine ho concluso con un confronto tra il sistema turistico italiano e quello degli Stati francese, tedesco e spagnolo.
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