Riassunto analitico
La tesi ha ad oggetto lo studio dell’attuale disciplina del Private Antitrust Enforcement e si divide in tre capitoli: il primo capitolo si concentra sulla genesi e sullo sviluppo delle fonti internazionali, europee e italiane in materia di private antitrust enforcement, soffermandosi sulla recente Direttiva 2014/104/UE e sul Decreto Lgs. di recepimento 3/2017. Il secondo capitolo presenta un’indagine riguardante l’art 7 del D.lgs. 3/2017. L’articolo prevede l’efficacia vincolante delle decisioni dell’Autorità Garante della Concorrenza e dei Giudici amministrativi del ricorso nei processi civili di risarcimento del danno causato dalla violazione della normativa antitrust. Attribuire valore all’accertamento amministrativo in sede civile permette di massimizzare i benefici degli sforzi fatti in sede di public antitrust enforcement nell’indagine dei comportamenti anticoncorrenziali e agevola notevolmente il soggetto leso nell’accertamento dell’illecito. Nel capitolo vengono esaminati gli aspetti della disciplina più controversi, in ordine: i) la posizione del convenuto nel processo civile ed i suoi diritti di difesa; ii) l’autonomia decisionale del giudice riguardante l’illiceità del comportamento dell’imprenditore; iii) i limiti oggettivi della vincolatività del provvedimento amministrativo, con particolare riferimento all’atto amministrativo di chiusura di un procedimento con impegni; iv) il valore dei provvedimenti non ancora definitivi nel private antitrust enforcement. Infine, il terzo capitolo si sofferma sulla Sentenza Sumal, nella quale la Corte di giustizia afferma la diretta operatività del principio di unità economica nel processo civile per risarcimento del danno, introducendo un ulteriore punto di comunicazione fra l’accertamento dell’illecito nel private e nel public enforcement, che da anni riconosceva questo principio per determinare i soggetti responsabili. La sentenza interviene su una questione non disciplinata dalla Direttiva 104/2014/UE e dichiara che in un’azione follow on, la responsabilità di una società madre, che ha compiuto un illecito concorrenziale accertato dalla Commissione, può essere estesa alle società figlie presenti sul territorio nazionale.
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Abstract
The subject of the thesis is the study of the current discipline of Private Antitrust Enforcement and is divided into three chapters: the first chapter focuses on the genesis and development of the international, European, and Italian sources on private antitrust enforcement and presents an in-depth look at the content of the recent Directive 2014/104/EU and the transposition Legislative Decree 3/2017. The second chapter presents a survey concerning Article 7 of Legislative Decree 3/2017. The article provides for the binding effect of the decisions of the Competition Authority and the Administrative Judges of the appeal in civil trials for damages caused by the violation of antitrust law. Recognizing the binding value of the administrative decision in civil trial maximizes the benefits of the efforts made in public antitrust enforcement in the investigation of anti-competitive behavior and greatly facilitates the aggrieved party in the establishment of the wrongdoing. The chapter examines the most controversial aspects of the discipline: i) the defendant's position in civil trials and his rights of defense; ii) the judge's decisional autonomy concerning the unlawfulness of the entrepreneur's conduct; iii) the exclusion in civil trials of the enforceability of the agreement reached in the proceeding with commitments; iv) the value of measures still subject to appeal. Finally, in the third Chapter, the Sumal Judgment is examined in depth, in which the Court of Justice affirms the direct operativeness of the principle of economic unity in civil proceedings for damages, introducing a further point of communication between the ascertainment of the tort in private and in public enforcement, which for years had recognized this principle to determine the parties liable. The judgment intervenes on an issue not regulated by Directive 104/2014/EU and declares that in a follow-on action, the liability of a parent company, which has committed a competitive offence established by the Commission, may be extended to its subsidiaries in the national territory.
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