Riassunto analitico
All’interno della cultura pop la musica acquista sempre più il valore di pratica significante. I personaggi pop si configurano come vere e proprie icone e popolano la mediasfera con i loro racconti identitari, condivisi e riconosciuti all’interno di un background universale di rimandi e conoscenze comuni. L’obiettivo di questa tesi è quello di esaminare il rapporto tra semiotica e musica in quanto pratica di massa e il concetto di icona pop, analizzando alcuni casi studio particolarmente rappresentativi. Nel primo capitolo verranno presentate le caratteristiche identitarie del personaggio pop e del suo rapporto con il pubblico. Verrà preso in considerazione il tema dell’identità come prodotto testuale: come si costruisce un’identità visiva attraverso look e scelte grafiche, cos’è un’identità narrativa e in che modo è funzionale alla definizione del personaggio, come viene recepita ed elaborata dal pubblico attraverso videoclip ed eventi live. Verrà dato spazio anche alle tematiche della reinterpretazione e della replicabilità, che comprendono remix, cover, restyling di immagine, reimpiego di materiali attraverso la pratica del bricolage. È importante sottolineare come, parlando di icona pop, si faccia riferimento in particolare a personaggi appartenenti alla popular culture e non a cantanti di musica pop in senso stretto. Per cultura pop si intenderà dunque più in generale la cultura di massa, formata da un fitto sottobosco di stili e sottoculture differenti: da Lady Gaga a Marilyn Manson, dal punk inglese degli anni Settanta al rock di Elvis Presley. Il primo capitolo servirà dunque a fornire una panoramica generale delle questioni che gravitano intorno al progetto identitario dell’icona e si concentrerà su alcune delle teorie fondamentali della sociosemiotica e della semiotica del testo, come le nozioni di identità visiva, di attualizzazione testuale tramite cooperazione e interpretazione, di mitismo e coerenza identitaria come garanzia di autenticità. Il tema della costruzione identitaria verrà esaminato in quanto strategia progettata a tavolino, tramite l’utilizzo strategico degli spazi del palco e dei diversi tipi di visibilità secondo un preciso programma narrativo. Il secondo e il terzo capitolo saranno dedicati all’analisi di identità visive e narrative di artisti disposti su un ideale quadrato semiotico in quanto categorie semantiche differenti: da una parte le band complementari dei CCCP-Fedeli alla linea e dei berlinesi Einstürzende Neubauten, portavoce di un’estetica filosovietica e filoeuropea, dall’altra i filoamericani Bruce Springsteen e Luciano Ligabue. Nel capitolo 2 verranno dunque presentati due gruppi degli anni Ottanta che gravitano intorno alla città di Berlino, simbolo dello scontro ideologico tra la cultura consumistica americana e la staticità sovietica. Ai due cantautori Springsteen e Ligabue verrà invece dedicato il terzo capitolo, opponendoli ideologicamente ai primi due esempi. Le identità degli artisti verranno analizzate da un punto di vista sociosemiotico tramite esempi di performance, album, connessioni intertestuali, ricerca di sonorità come percorso di senso e strategie di comunicazione nei nuovi media e in quelli tradizionali. Si presterà particolare attenzione alle radici culturali delle loro modalità espressive. Questo lavoro si propone quindi di rintracciare relazioni, connessioni e differenze tra artisti distanti attraverso un’analisi di tipo semiotico. Tramite questo metodo sarà possibile approfondire le caratteristiche identitarie degli artisti presi in esame, osservare come queste vengono percepite dalla cultura di massa permettendo agli artisti di diventare iconici e restare riconoscibili attraverso le mode e le decadi, le traduzioni e le pratiche intermediali.
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