Riassunto analitico
Il presente lavoro di tesi riassume lo studio svolto durante il periodo di tirocinio aziendale, riguardante la presenza di porosità nelle pressofusioni di collettori oleodinamici in lega di Alluminio e le problematiche associate. Tali componenti fanno parte delle “centraline” note come Compact Power Modules, ovvero le unità di controllo che regolano la movimentazione di diverse tipologie di macchinari industriali, come ad esempio sollevatori, gru, bracci telescopici ed altri. Il collettore permette dunque di realizzare l’assemblaggio tra motore elettrico, pompa, valvole e serbatoio d’olio, creando così il circuito oleodinamico che prevede il passaggio del liquido in pressione tra i vari componenti. La presenza di porosità nel collettore può originare trafilamenti d’olio o perdite di pressione, che rappresentano quindi delle “non conformità” inaccettabili alla vendita.
L’elaborato inizia con una parte introduttiva, nella quale viene presentato il gruppo Bosch Rexroth, fornendo alcuni cenni sul funzionamento dei collettori in questione e sulle leghe di Alluminio da fonderia. Si procede descrivendo il processo di pressofusione e le lavorazioni meccaniche necessarie alla realizzazione del prodotto finito, per concludere con una classificazione delle difettosità nei prodotti pressofusi, approfondendo in particolare le tipologie di porosità. Segue una seconda parte che entra nel dettaglio del problema in oggetto, descrivendo la situazione di partenza in azienda ed in fonderia, definendo le zone più critiche nel componente, i controlli effettuati durante tutto il processo produttivo, ed i test condotti in accettazione. La trattazione prosegue illustrando il percorso di miglioramento dell’intero processo, riguardante sia la produzione in fonderia, sia le modalità di controllo qualità dal grezzo al prodotto finito. Sono quindi raccolti i risultati delle analisi svolte allo stereomicroscopio presso i laboratori dell’Università di Modena e delle prove di tomografia e liquidi penetranti condotte presso il centro TEC-Eurolab di Campogalliano. Nella sezione conclusiva vengono delineati gli sviluppi futuri sulla base dei risultati ottenuti, evidenziando inoltre due tecnologie innovative di produzione, derivanti dal settore automotive, nate appositamente per migliorare la qualità dei componenti e ridurre al minimo le difettosità.
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