Riassunto analitico
L’argomento che ho deciso di trattare nella tesi di laurea, riguarda un progetto di ricostruzione di alcune aree dell’Emilia, colpite dai terremoti del maggio 2012. I promotori del progetto “Un’ora vale due”, sono l’Alleanza cooperativa (che include Legacoop, Confocooperative e AGCI), e i sindacati CGL, CISL e UIL. La realizzazione del progetto è stata resa possibile grazie alla creazione di un fondo (Fondo Cooperativo Terremoto Emilia), dove sono confluite le donazioni volontarie dei soci e dei lavoratori delle imprese legate ai soggetti promotori, a livello nazionale. Attraverso le risorse raccolte, è stato possibile finanziare ventinove progetti di ricostruzione. La ricostruzione qui intesa non riguarda solo una ricostruzione ‘fisica’ degli spazi urbani, ma comprende, in un concetto più ampio, la ricostruzione delle relazioni sociali, dei servizi di welfare, della vita culturale e lavorativa delle comunità colpite. Tutti i progetti si caratterizzano per i seguenti elementi: 1.promozione del network e delle reti tra imprese e tra imprese e soggetti appartenenti alla pubblica amministrazione; 2.forte orientamento all’innovazione tecnologica e di pensiero; 3.attenzione particolare per l’individuazione del valore aggiunto che tali progetti hanno apportato o apporteranno al territorio; 4.utilizzo di risorse destinate alla comunicazione e alla rendicontazione delle attività, al fine di mantenere alta la legittimazione e l’attenzione degli stakeholder. Il progetto è partito dall’individuazione dei bisogni emersi dopo il sisma, riassumibili nei seguenti punti: 1.recupero della memoria storica e dell’identità; 2.ricostruzione fisica; 3.coesione sociale; 4.continuità educativa e assistenziale; 5.nuovi posti di lavoro e continuità occupazionale. Si è proceduto poi alla selezione di quei progetti che meglio incarnano i valori promossi dal progetto, secondo una rigida griglia di valutazione in precedenza definita dal comitato che presiede i lavori. I criteri sono: 1.la capacità di ripristino e miglioramento dello stato antecedente il sisma; 2.la capacità di sensibilizzazione delle comunità su temi di rilievo (salute, legalità, tutela ambientale, occupazione, inclusione sociale e sicurezza); 3.la co-progettazione degli interventi e la capacità di fare rete, allo scopo di favorire la condivisione fra diversi soggetti e lo sviluppo di percorsi di crescita condivisi, sinergici, nonostante aree d’intervento eterogenee. Nella tesi ho cercato di individuare, nei valori ispiratori di“un’ora vale due”, alcuni dei principi che caratterizzano la Responsabilità Sociale d’impresa, in particolar modo con riferimento a: 1.l’importanza della comunicazione, del dialogo e della rendicontazione nel mantenimento delle relazioni con i propri stakeholder; 2.il contributo di Carrol con la sua piramide degli obblighi che un’impresa responsabile deve avere nei confronti della comunità; 3.la concezione dell’impresa come attore sociale descritta dalla teoria Good Corporate Citizenship (nei Modelli Aziendali di Responsabilità Sociale); 4.l’attenzione data agli stakeholder (the Stakeholder Theory); 5. le teorie appartenenti al filone di studi sulla Responsabilità Sociale del Territorio. Accanto ai temi della RSI, ho approfondito il tema della Cooperazione, concentrandomi in particolare sui suoi principi, in particolare quelli della mutualità e della solidarietà, che sono perfettamente incarnati dal progetto qui descritto. Trattandosi di un progetto innovativo, non è stato possibile basarsi su una letteratura esistente per confermare quanto esposto, ossia la validità e l’efficacia di un progetto di questo tipo. In conclusione ho potuto comunque dimostrare come impegnarsi attivamente per il benessere della società nel quale si è inseriti, porta benefici (anche se indiretti), a tutti i soggetti (in questo caso le imprese cooperative che hanno preso parte ai progetti di ricostruzione).
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