Riassunto analitico
I mutamenti strutturali dell’economia italiana e globale stanno comportando un ripensamento delle strategie da esplicitare per le piccole e medie imprese del comparto primario. In particolare, esse si ritrovano in un contesto di iper-competizione, forzata dall’ascesa di nuovi attori provenienti da Paesi emergenti, e da una situazione economica italiana ai limiti da almeno settanta anni. Risulta cruciale cambiare prospettive e diversificare le attività delle piccole aziende del comparto agricolo, spostando l’attenzione dalla produzione di prodotti “generici” alla produzione di maggiore valore aggiunto, intercettando i segmenti più remunerativi composti da Paesi riferentisi ad un reddito pro-capite elevato, ed allo stesso momento avviare politiche più vicine ai canoni del cliente contemporaneo, presentando un’offerta di beni e servizi ben fatta. Per quesito motivo, data l’elevata fattura delle produzioni italiane, è possibile complementare la stessa offerta di beni agricoli tradizionali e riconosciuti a livello internazionale, con anche servizi impersonali, affiancando alla maggiore collaborazione proveniente dall’industria e dal commercio, il ruolo innovativo che le moderne tecnologie della comunicazione stanno introducendo. Specificamente, appare evidente come sia Internet in nuovo strumento per mettere in correlazione le attività “core” delle diverse realtà aziendali, in chiave di sviluppo economico, ma anche per effettuare dei processi di apprendimento in scala superiori a quanto si verifica al momento, con un approccio prettamente individualistico.
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