Riassunto analitico
Le aziende che si trovano ad operare nel XXI secolo devono ogni giorno potersi distinguere dai competitors per affermarsi sul mercato conseguendo una maggiore marginalità. A tal fine risultano determinanti l’incremento dei ricavi e il concomitante contenimento dei costi. La presente tesi di laurea è stata svolta presso un'azienda ceramica del distretto sassolese che vede, fra le altre, come voce di costo principale il valore della giacenza di magazzino: Iris Ceramica Group. La trattazione vuole analizzare ciò che influisce maggiormente sul volume di materiale stoccato e che dipende direttamente dalle scelte manageriali dell’impresa: la fase di pianificazione e programmazione della produzione dell’articolato del quale occorre garantire disponibilità. Il corretto dimensionamento dei lotti produttivi è una decisione cruciale per l’ottimizzazione dei processi aziendali, e come tale deve essere studiata nel dettaglio basandosi su dati di varia natura, tra cui le serie storiche che rappresentano la performance di vendita del singolo articolo o di raggruppamenti di essi. Per far fronte a questa esigenza, il Gruppo ha deciso di avviare una collaborazione con una società di consulenza specializzata nell’elaborazione di soluzioni matematiche per la valorizzazione del patrimonio informativo del partner. Il focus del progetto è stato quello di migliorare le previsioni della domanda fino a quel momento basate sulla media del venduto degli ultimi 6 mesi. L’input dello sviluppo è stato un dataset rappresentativo dell’articolato aziendale per tipo di tecnologia produttiva e data di immissione sul mercato, focalizzato sui codici classificati Make to Stock appartenenti a 5 collezioni. La presente tesi si è concentrata sull’analisi di questo ultimo attributo anagrafico, partendo dall’attuale classificazione dei codici in Make to Stock e Make to Order e proponendo un nuovo metodo più razionale testato sul dataset utilizzato per le previsioni. Tale metodologia si articola in una prima fase di valutazione del volume fatturato negli ultimi 3 anni per singolo codice, sia in termini di metri quadrati sia come importo in valuta corrente, seguita da una seconda che analizza la tipologia di acquirente per prodotto al fine di migliorare il livello di servizio per la clientela fidelizzata. La scelta è stata guidata da un’analisi economica condotta sugli scostamenti fra la quantità in metri quadrati prevista dai modelli forniti dalla società di consulenza e la baseline di dati che scaturiscono dal forecast attualmente adottato dal Gruppo. Lo studio ha evidenziato che i maggiori scostamenti sono riconducibili ad articoli che sono stati classificati erroneamente come Make to Stock pur avendo avuto nei mesi precedenti un andamento del profilo di domanda anomalo, quindi riconducibile a un codice Make to Order. Il metodo risulta ancor più efficace se applicato in un’ottica rolling, che consenta di mettere in discussione la classificazione del codice in MTS o MTO sulla base dei dati di fatturazione degli ultimi 6 mesi congiuntamente a considerazioni manageriali che tengano conto dell’incidenza sul portafoglio ordini del singolo articolo.
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