Riassunto analitico
L’acciaio Corten è un materiale che negli ultimi decenni ha trovato ampio utilizzo in campo architettonico ed ingegneristico sia con finalità decorative che strutturali. La peculiarità della lega è quella di formare negli anni una patina di ossido superficiale in grado di proteggere il metallo dal processo di corrosione. Tuttavia la stabilità della patina dipende dalle condizioni dell’atmosfera e dalla presenza di sostanze inquinanti in essa disperse; si è dimostrato che in ambiente costiero, dove si riscontra un’elevata concentrazione di ioni cloruro, il metallo in esame non è in grado di sviluppare la formazione dello strato protettivo neppure a lungo termine mostrando una resistenza a corrosione paragonabile a quella dei più comuni acciai al carbonio. Per tale ragione si sono ricercati metodi di invecchiamento accelerato atti a generare una patina superficiale in grado di resistere anche negli ambienti più aggressivi e consentire di porre in opera il manufatto preventivamente ossidato. Lo studio è rivolto in modo particolare verso l’acciaio Corten A e in prima analisi i campioni sono caratterizzati dal punto di vista chimico. In seguito alla caratterizzazione delle leghe sono presentati i due diversi trattamenti utilizzati: il primo prevede l’applicazione sulla superficie di una soluzione di natura chimica, mentre il secondo prevede la formazione dell’ossido tramite una procedura elettrochimica. Le patine ottenute attraverso questi due trattamenti vengono raffrontate dal punto di vista della loro resistenza nei confronti del processo corrosivo eseguendo prove di corrosione accelerate potenziodinamiche. La resistenza alla corrosione misurata, così come la colorazione assunta dalla superficie, dipende direttamente dagli ossidi e ossi-idrossidi che costituiscono la patina e pertanto risulta necessaria la loro individuazione che avviene sfruttando la spettroscopia Raman. Infine, per concludere, poiché si può osservare la variazione della composizione e pertanto della colorazione dello strato protettivo, si analizza come tale processo evolve nel tempo, sottoponendo i provini ad uno studio in camera climatica. Con tale strumentazione, infatti, è possibile simulare, accelerando il processo, il comportamento che avrebbe il materiale se esposto nell’atmosfera naturale.
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