Riassunto analitico
La tesi ha lo scopo di presentare un confronto tra l’opera lirica Otello di Giuseppe Verdi su libretto di Arrigo Boito con la tragedia teatrale Othello di William Shakespeare per evidenziare differenze o somiglianze dal punto di vista lessicale, drammatico-strutturale e dei personaggi coinvolti. Questo confronto, inoltre, permette di osservare in che modo Verdi e Boito abbiano trattato il materiale di Shakespeare nella creazione della loro versione dell’Otello. Il confronto parte dall’analisi delle fonti utilizzate da Shakespeare, ovvero il materiale drammatico della settima novella della terza decade degli Ecatommiti (1565) di Giambattista Giraldi Cinthio (Ferrara 1504-1573), per poi passare a confrontare come la versione di Verdi-Boito sia arrivata, attraverso un processo di adattamento e di riduzione librettistica, a riportare su un palcoscenico d’opera ottocentesca (già solcato dal precedente rossiniano del 1816), una tragedia del primo Seicento. Il librettista in questo caso lavora a stretto contatto con traduzioni italiane e francesi della tragedia inglese “Othello” (quelle di Andrea Maffei, Carlo Rusconi in italiano e quella di François-Victor Hugo in francese). Con la grande capacità di concisione di Boito nel lavorare sul materiale shakespeariano e la grande perizia di Verdi nel veicolare in musica i sentimenti dei personaggi, la tragedia di Shakespeare assume una grande carica ed efficacia teatrale. Dopo aver delineato il profilo delle due versioni dei personaggi di Iago e Othello con quelle di Jago e Otello, si confrontano il testo del libretto a fronte di quello della tragedia in base ai pezzi solistici e ai duetti più significativi dell’Otello del 1887. I tratti musicali peculiari di ogni passaggio verranno trattati al contempo dell’analisi del libretto, per sottolineare quanto in questo particolare esempio di teatro d’opera, la musica e le parole vivano in un rapporto di totale interdipendenza, creando un’opera lirica dal grandissimo acume psicologico.
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Abstract
The aim of this dissertation is to compare the opera Otello written by Giuseppe Verdi and Arrigo Boito (1887) with William Shakespeare’s play, Othello (1604) in order to analyse how the Italian composers handled and dealt with Shakespeare’s tragedy in the creation of their opera. After having considered and explained the role of “intersemiotic translation” and the notion of “adaptation”, I will contextualise these two works. Since Shakespeare’ play draws upon Giambattista Giraldi Cinthio’s (Ferrara 1504-1573) short story (the seventh of the third decade in his “Ecatommiti”, 1565), I will discuss the features of the original dramatic plot revolving around the Moor’s and Disdemona’s tragic destiny. In the second half of the XVIII century, Shakespeare’s dramatic corpus was very frequently adapted to the needs of other European cultural systems: for instance, Jean-François Ducis wrote many French adaptations of Shakespeare’s plays, which were often used as references by Italian composers. However, Arrigo Boito’s approach differs from this common practice: during his adaptation work, he uses Italian and French translations of Othello as references (Andrea Maffei’s, Carlo Rusconi’s and François-Victor Hugo’s). Otello by Giuseppe Verdi and Arrigo Boito can be considered as one of the most prestigious works of the Italian Opera. The words written by William Shakespeare in his tragedy are made suitable for an Italian opera by Arrigo Boito, whose libretto wisely condenses the characters’ feelings into a few verses. This dissertation will examine Shakespeare’s and Boito’s plot and the characters of Othello/Otello and Iago/Jago. In the final chapter, the most famous passages of the opera will be compared with their dramatic counterparts. Being Otello an Opera, a few words will be spent to explain the most important features of its music as well, since the opera genre implies a close interdependency between words and music.
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