Riassunto analitico
Da quando la Rivoluzione Digitale ha rimodellato le realtà quotidiana, permettendoci di vivere in spazi interattivi e migliorando le nostre esperienze con le ultime innovazioni intelligenti, gli studi sulla sorveglianza sono divenuti di primaria importanza nei campi della filosofia e delle scienze sociali. Infatti, fin tanto che le sorti della tecnologia si intrecciano e condizionano il presente e futuro delle persone, contribuendo alla creazione del cosiddetto ‘Assemblaggio di Iper-sorveglianza’ , dove l’ambiente sociale viene ridisegnato per favorire nuove tipologie di relazioni dualistiche tra Coloro che Guardano e Coloro che sono Guardati, gli studiosi hanno cominciato a scavare a fondo nella questione per individuare e comprendere la portata di queste nuove interazioni. La presente tesi si prefigge l’obiettivo di indagare da un punto di vista gius-filosofoco l’attualità delle teorie sul controllo e la disciplina, a partire dall’impalcatura benthamiana del Panopticon e dal modello di società disciplinare di Foucault, per poi applicarle alla realtà contemporanea, fortemente trasformata dalla Rivoluzione digitale. Dunque, a seguito di un’analisi informatico-giuridica delle principali tecnologie di sorveglianza sociale utilizzate nelle società contemporanee per perseguire principalmente scopi di sicurezza ed ordine pubblico, si discute quali siano le conseguenze giuridiche, etiche e sociali dei modelli di controllo attuali e come l’infrastruttura panottica si stia estendendo sempre più oltre i luoghi tradizionali di disciplina, abbracciando gli spazi urbani ed insinuandosi anche nel contesto virtuale del cyberspazio. Infine, si analizza il ruolo che il diritto assume in questo contesto, quali tutele esistono e quali lacune persistono, al fine di prospettare nuove opportunità di realizzazione di una giustizia digitale.
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Abstract
Since the Digital Revolution reshaped everyday realities, allowing us to live in interactive spaces and improve our experiences with the latest smart innovations, Surveillance studies have become of primary importance in philosophical and social sciences. In fact, as long as the fortunes of technology are intertwined and affect the present and future of people, contributing to the creation of the so-called 'Hyper-Assemblysurveillance', where the social environment is redesigned to foster new types of dualistic relationships between Those Who Watch and Those Who are Watched, scholars began to dig deep into the issue to identify and understand the scope of these new interactions.
The aim of this thesis is to investigate from a philosophical point of view the relevance of theories on control and discipline, starting from the Benthamian framework of the Panopticon and the model of the disciplinary society of Foucault, and then apply them to contemporary reality, strongly transformed by the Digital Revolution.
Therefore, following an IT-legal analysis of the main social surveillance technologies used in contemporary societies to pursue mainly security and public order purposes, I discuss the legal consequences, ethical and social models of current control and how the panoptic infrastructure is increasingly extending beyond the traditional places of discipline, embracing urban spaces and also creeping into the virtual context of cyberspace.
Finally, the role of law in this context, what safeguards exist, and what gaps persist, in order to present new opportunities for digital justice.
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